TOKYO – Red Bull-Renault, c’eravamo tanto amati. Dopo 12 anni, termina l’idillio tra la scuderia austriaca e la casa automobilistica francese. Per le stagioni 2019 e 2020, infatti, la Red Bull ha scelto la Honda per gareggiare in Formula 1.
Red Bull, si cambia dopo 12 anni
Otto titoli mondiali dal 2007 ad oggi. Da quando, cioè, la Red Bull Racing montò per la prima volta un motore Renault. In dodici anni sono arrivate 57 vittorie nei Gran Premi, 4 titoli mondiali piloti e 4 per la categoria costruttori. “Vorremmo ringraziare la Renault per questi 12 anni. E’ stato un periodo durante il quale abbiamo vissuto insieme momenti incredibili – ha commentato il team principal di Red Bull Racing, Christian Horner – La Renault ha sempre lavorato instancabilmente e al massimo delle sue capacità per fornirci una power unit competitiva. Questo vale ancora oggi. I ragazzi del nostro garage che si impegnano a ogni gara al massimo. Vogliamo porre fine alla nostra partnership con l’obiettivo di ottenere i migliori risultati possibili nel campionato 2018″.
La Honda concede il bis
La casa automobilistica giapponese, dopo la Toro Rosso, trascina a sé anche la Red Bull Racing. “Dopo un’attenta valutazione siamo certi che questa partnership con Honda sia la giusta direzione per la squadra. Siamo rimasti colpiti dall’impegno della Honda in F1 e dai rapidi passi fatti in questi ultimi tempi con la nostra ‘sorella’ Toro Rosso. La loro ambizione corrisponde alla nostra”, ha aggiunto ancora Horner. “Avendo stabilito un buon rapporto con la Toro Rosso, abbiamo deciso di estendere il nostro coinvolgimento in Formula 1 all’altra squadra della famiglia Red Bull, la Bull Racing, a partire dalla stagione 2019. Con due squadre possiamo accedere al doppio dei dati di prima e crediamo che lavorare con Toro Rosso e Red Bull Racing ci consentirà di avvicinarci al nostro obiettivo di vincere gare e campionati, costruendo due solide partnership”, le parole di Takahiro Hachigo, presidente e direttore rappresentante di Honda Motor Co.