Reddito di cittadinanza, col sostegno della Merkel è possibile

Conte e Di Maio ottimisti, possibile dirottare i fondi Ue per realizzarlo

LP / AFP PHOTO / FRANCISCO LEONG

ROMA – Il premier Giuseppe Conte, accompagnato da buone stelle, dal vertice con la cancelliera tedesca Angela Merkel è riuscito a ottenere più di quanto si potesse sperare. Costruire un piano comune sull’immigrazione era il risultato a cui si puntava. Ma riuscire ad aprire un ragionamento rispetto all’idea di utilizzare i fondi europei per realizzare il reddito di cittadinanza, era impensabile. Eppure è accaduto.

Conte pronto ad alzare la voce con l’Ue spalleggiato dalla cancelliera

Il prossimo Consiglio europeo con la discussione del quadro finanziario pluriennale rappresenta la prima occasione utile per il governo pentaleghista. L’esecutivo vuole spingere affinché i fondi europei vengano orientati verso misure di sostegno a favore dell’inclusione sociale, come il reddito di cittadinanza. Questo l’annuncio di Conte durante la conferenza congiunta con la Merkel.

Lotta alla povertà guardando alla Germania

“Il mio governo ha come obiettivo primario combattere la povertà – ha detto Conte – aiutare i disoccupati a reinserirli nel mondo del lavoro. La nostra proposta sul reddito di cittadinanza va in questa direzione. E l’Europa qui è essenziale sul piano finanziario ma anche nel metodo con cui rendere efficaci questi strumenti. Dalla Germania – la sviolinata alla Merkel – possiamo trarre modelli utili su come migliorare la performance degli strumenti europei e nazionali di lotta alla povertà e alla disoccupazione”.

Di Maio pronto ad incontrare ministro tedesco

Il ministro del Lavoro si è detto contento della disponibilità a discutere di fondi europei che devono andare al reddito di cittadinanza e ai centri per l’impiego mostrata dalla Merkel. “Giovedì in Lussemburgo chiederò di incontrare al Consiglio dei ministri del Lavoro dell’Ue il ministro del Lavoro tedesco perch ho intenzione di portare avanti un progetto con loro visto che hanno i centri per l’impiego più efficienti d’Europa. I centri che non devono essere un’umiliazione per chi cerca lavoro ma un’opportunità”.

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