ROMA – Un test per tagliare i tempi di selezione, mettendo “tutti sullo stesso piano”. E’ questa la strada che si sta percorrendo in Anpal per il bando dei tanto chiacchierati navigator.
I tutor aiuteranno i beneficiari del reddito di cittadinanza nella ricerca del lavoro
Il dato certo è che saranno in tutto 10 mila, di cui 6mila professionisti assunti direttamente da Anpal Servizi Spa ed altri 4mila dalle Regioni. Per svolgere questa mansione sarà richiesta una laurea magistrale in economia, giurisprudenza, sociologia, scienze politiche, psicologia o scienze della formazione.
Bisognerà misurarsi presumibilmente con due quiz
Sembra così allontanarsi l’opzione colloquio, spiega una fonte vicina ad Anpal servizi, sia per una questione di trasparenza e sia per evitare un allungamento dei tempi, già molto risicati.
Si prospetta l’arrivo di almeno 50mila domande
Sui tempi del bando si sta ancora discutendo, anche perché serve un accordo tra Stato e Regioni per uniformare tempi e contenuti.
Rimane la questione del compenso dei navigator
Il loro contratto sarà biennale (2019-2020), con un compenso di circa 30mila euro lordi l’anno, l’equivalente di 1.600-1.700 euro al mese. Il loro ruolo, fanno notare, sarà “determinante” per il successo del reddito di cittadinanza, e l’obiettivo è contrattualizzarli per maggio, mese in cui ci saranno i primi percettori di reddito.
La stabilizzazione è stata assicurata a più riprese, ma avverrà in un secondo step, perché ora serve subito avere queste figure, che dovrebbero essere formate da personale già presente in Anpal e Anpal Servizi. Dipendenti in organico quindi, che potrebbero essere utilizzati anche nel caso in cui nel bando rispunti l’idea del colloquio per la selezione.
Lunedì 4 febbraio sarà un giorno importante per il decretone
Al Senato inizierà con Confindustria la tre giorni di audizioni, mentre il governo presenterà il sito ufficiale e la card del reddito di cittadinanza.
(LaPresse)