Ecco come (non) avere il reddito di cittadinanza: l’ironia dilaga sul web – VIDEO

Il sito che prende in giro le strategie di comunicazione delle forze politiche e prova a sensibilizzare sulla difesa dei dati personali

Reddito ironia sul web
Reddito ironia sul web

NAPOLI – La satira come mezzo di educazione. Questo il principio alla base del sito https://www.redditodicittadinanza2018.it/ che propone un falso form per iscriversi in anticipo alle liste per accedere al Reddito di cittadinanza. Un’idea di Arsdigitalia messa in campo per spingere gli italiani a non condividere con troppa facilità i dati personali ed evitare le trappole della rete.

L’ironia sulle recenti strategie politiche

Il sito prende in giro la Lega, proponendo un reddito maggiorato agli immigrati, e attacca le strategie di comunicazione delle forze politiche, dal Pd al Movimento 5 Stelle. “I partiti ci potranno accusare di star giocando con la miseria delle persone, ma dovranno ammettere di averlo fatto loro in primis giocando su quella miseria per ottenere posti in parlamento con promesse alquanto discutibili. Non c’è nulla da ridere sulle persone che stanno chiedendo aiuto subito dopo le elezioni, potreste aver vinto sui loro reali bisogni e noi riteniamo opportuno per questo motivo educarli”, spiegano gli ideatori.

https://www.facebook.com/1268612611/posts/10217609272084810/

Il ‘Reddido di giddadinanza’

Gli aspetti divertenti del sito sono tantissimi: dall’Imps, con la emme, alla versione ‘straniera’ che rende la misura assistenziale “Reddido di giddadinanza”. In molti, però, la richiesta l’hanno fatta per davvero. “Diffidate sempre di tutte le fonti non ufficiali dello Stato e assicuratevi di essere informati. Cose importanti come questa non vengono nascoste a nessuno, sarà lo Stato stesso, con i suoi canali ufficiali o tramite i mass media più affidabili ad informarvi della possibilità di ottenere un eventuale reddito di cittadinanza. Se per qualche motivo vi abbiamo offeso ci scusiamo sinceramente. Prendete questa solo come un’occasione per imparare ancora una volta a distinguere il vero dal falso”, aggiungono da Ars Digitalia. Il reddito non si può ancora richiedere. Ma è decisamente arrivata l’ora di difendere i propri dati personali. Anche perché le statistiche parlano chiaro: quasi 500mila persone hanno fatto interazioni sul sito. Chissà quante di queste ci hanno creduto davvero.

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