Milano, 24 lug. (LaPresse) – “Accogliamo con favore l’impegno del Ministro Fraccaro, in audizione in I Commissione, ad eliminare l’obbligo di autentica delle firme per referendum e leggi di iniziativa popolare da parte di soggetti terzi rispetto al comitato promotore già nella legge di Bilancio. Così come la circolare con cui ha chiarito che chi raccoglie firme non paga al comune la tassa di occupazione suolo pubblico. Sono riforme che nessuno come noi può condividere e apprezzare, per le quali i Radicali si battono da decenni e contenute peraltro in una proposta di legge che ho depositato alla Camera». Afferma in una nota Riccardo Magi, deputato di +Europa e segretario di Radicali Italiani.
il contesto
«Tuttavia l’impressione è di una grande confusione. Da una parte si annunciano riforme che da tanto auspichiamo per rendere effettivo il godimento dei diritti politici di partecipazione. Dall’altra la sindaca Raggi sul referendum Mobilitiamo Roma per la liberalizzazione del trasporto pubblico locale contraddice ogni buona pratica e ogni norma. Comportandosi come principale esponente del Comitato del no e temporeggiando per non approvare il Regolamento sui referendum che in base allo Statuto di Roma Capitale dovrebbe stabilire le modalità di informazione ai cittadini. Da un lato si ribadisce la centralità del Parlamento, dall’altra si lavora sotto traccia per smantellare la democrazia rappresentativa. Cosi come esplicitato da Davide Casaleggio solo due giorni fa», continua Magi. «Noi vigileremo perché agli annunci seguano i fatti. Inoltre per contrastare ogni tentativo di indebolire il parlamentarismo liberale perseguendo forme di plebiscitarismo strisciante, come punta a fare la piattaforma Rousseau».