ROMA – “Sul disegno di legge di riforma sulle leggi di iniziativa popolare e sul referendum propositivo in discussione in questi giorni alla Camera non possiamo non sottolineare il grave rischio che corriamo. Ciò nonostante il recuperato atteggiamento dialogante del Governo, quello di relegare il Parlamento a ruolo ancillare svuotandone quasi il senso, la missione. Contrapponendolo a un concetto di ‘popolo’ quasi ne fosse un antagonista e non esso stesso sua espressione.” Lo dichiara il deputato di Forza Italia, Roberto Pella. “Si sta alimentando una vera e propria competizione che rischia di destabilizzare tutte le istituzioni. Oltretutto rendendo lo strumento un’espressione per pochi, per quei pochi 500mila, magari professionisti del lobbying. Questi potranno legiferare su qualunque cosa, senza deroghe di sorta, leggi di spesa compresi e vincoli europei esclusi”.
Una scelta poco convincente
“Su temi e scelte più complesse, poi, come maturerà la scelta del singolo, peraltro confinata a un ‘sì’ o a un ‘no’? Con la sola forza dei numeri si sta mettendo in discussione l’intero modello di rappresentanza per cui lottarono i Padri Costituenti. Non é certo questa la direzione per la democrazia diretta. Dovremo porci al riparo da derive e difficoltà cui potremmo incorrere, invece, come abbiamo potuto vedere recentemente con il referendum britannico sulla Brexit, rafforzando e recuperando la piena dimensione della rappresentatività del nostro Parlamento,” conclude il deputato azzurro.
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Referendum, Pella (Fi): “Parlamento e popolo non sono antagonisti”
"Sul disegno di legge di riforma sulle leggi di iniziativa popolare e sul referendum propositivo in discussione in questi giorni alla Camera non possiamo non sottolineare il grave rischio che corriamo".