MILANO (LaPresse) – Botta e risposta fra Confesercenti e Codacons sulle previsioni per le spese natalizie degli italiani. Ed è guerra di cifre. Se da una parte Confesercenti parla di “spread sotto l’albero”, con un calo del 7% degli acquisti per i doni del Natale, dall’altra l’associazione dei consumatori replica che “gli acquisti natalizi non saranno affatto in calo rispetto allo scorso anno. Ma, al contrario, registreranno una crescita complessiva del +2,5%”.
Regali di Natale, guerra tra Confesercenti e Codacons sui dati
“In realtà – secondo il Codacons – in larga parte i regali da scartare il 25 dicembre sono stati già acquistati dai consumatori durante lo scorso Black Friday e Cyber Monday, quando 15 milioni di italiani hanno fatto compere approfittando di sconti e promozioni”. Per la associazione consumeristica un cittadino su tre tra coloro che hanno approfittato del “venerdì nero” ha deciso di anticipare i regali, dando così un impulso positivo al giro d’affari complessivo del Natale.
Dal sondaggio realizzato da Swg per Confesercenti invece emerge che “cresce l’incertezza sul futuro economico del Paese” e “si restringe un po’ la spesa per i regali”. Il budget previsto “è di 285 euro a persona”, il 7% in meno rispetto ai 307 del Natale 2017. In media gli italiani “faranno sette regali a testa, uno in meno dello scorso anno”.
I regali scelti
I prodotti più gettonati per fare un regalo sono libri (segnalati dal 41% degli intervistati), capi d’abbigliamento (38%), regali gastronomici (33%), vini (20%), accessori moda, giochi o videogiochi e prodotti tecnologici, tutti e tre al 19%. Più distante nella classifica dei doni più acquistati l’arredamento/cose per la casa (indicati dal 14%), gli elettrodomestici (11%), seguiti da calzature (8%) e viaggi (4%).
La classifica dei regali per Confesercenti
Molto diversa, invece, sempre per Confesercenti, la classifica dei regali che gli italiani vorrebbero trovare sotto il proprio albero. In cima alle preferenze, a grande distanza, ci sono i buoni acquisto, da spendere come e quando si vuole nei negozi di propria scelta e desiderati dal 20% degli intervistati. Seguono i libri (16%), i prodotti tecnologici ed i regali enogastronomici (entrambi al 15%), poi capi d’abbigliamento (13%), profumi o cosmetici (8%), smartbox o simili (5%), arredamento/cose per la casa (4%) e infine gioielli e giochi (entrambi al 2% delle preferenze), risulta dal sondaggio.
E per l’associazione del commercio “si torna a comprare nei negozi: la percentuale di consumatori che comprerà in un’attività commerciale di vicinato passa dal 16 al 19%”.
Si riduce il potere d’acquisto
“Gli italiani arrivano al Natale 2018 con qualche timore in più”, rileva Confesercenti: il 17% delle famiglie ha indicato di aver ridotto i consumi durante l’anno. Il 38% degli intervistati ritiene che l’anno si chiuda con un’Italia peggiorata dal punto di vista socioeconomico (lo scorso anno era il 33%) a fronte di un 18% che invece ritiene che c’è stato un miglioramento.
Tra i problemi che preoccupano maggiormente gli italiani c’è la situazione dell’economia dell’Italia, segnalata dal 32% degli intervistati: una percentuale in deciso aumento rispetto allo scorso anno, quando solo il 19% aveva espresso timori sul tema. Ma c’è anche un 19% che si dice preoccupato soprattutto per lo spread e la tenuta dei conti pubblici.
Aumentano i prodotti tecnologici sotto l’albero
Per il Codacons, che invece vede più in rosa i consumi natalizi, sotto l’abete delle feste troveremo quest’anno più prodotti hi-tech, più elettronica e un maggior numero di articoli di abbigliamento, e appare in crescita anche la propensione ai consumi alimentari e dei prodotti tipici delle festività. Il 35% degli acquisti complessivi, inoltre, avverrà online attraverso l’e-commerce – prosegue il Codacons – In controtendenza invece il settore della casa, con una riduzione del -1% rispetto al 2017 della spesa per albero di Natale, decorazioni e addobbi.
Il bilancio
Ma “l’aumento dei consumi natalizi non deve però trarre in inganno, e non equivale ad una maggiore ricchezza delle famiglie – avverte il presidente Carlo Rienzi – A dare un forte impulso agli acquisti sono stati infatti Black Friday e Cyber Monday, che hanno permesso a milioni di italiani di anticipare i regali ricorrendo a sconti e promozioni, mentre la spesa alimentare rappresenta una tradizione cui le famiglie hanno dimostrato negli ultimi anni di non voler rinunciare”.
di Laura Carcano