Roma, 19 mag. (LaPresse) – Erano andati a “trovarlo” per dar corso ad una perquisizione domiciliare finalizzata al ritrovamento di una bicicletta rubata dal cortile di un’abitazione del comune di Poviglio e l’hanno trovato vicino a casa in sella ad altra bicicletta poi risultata sempre rubata a Poviglio.
E se per la prima bici le immagini del sistema di videosorveglianza dell’abitazione dove aveva commesso il furto hanno consentito ai carabinieri di attribuirgli il furto della bicicletta, nel secondo caso non potendone provare la paternità del furto è finito nei guai per ricettazione. Questa in sintesi la premessa della vicenda che ha visto i carabinieri della stazione di Poviglio, comune della Bassa Reggiana, denunciare, con le accuse di furto aggravato e ricettazione, alla Procura reggiana un 18enne incensurato abitante a Castelnovo Sotto a cui i militari hanno sequestrato la bicicletta in sui uso che i successivi accertamenti hanno consentito accertare essere rubata seppur il furto non era stato ancora denunciato ai carabinieri.
Tutto ha avuto origine lo scorso mese di marzo quando ignoti ladri, nottetempo, si introducevano all’interno del cortile di una villa ubicata nel comune di Poviglio asportando, dopo aver rotto la catena che la teneva chiusa, la bicicletta di proprietà di una donna che in quell’abitazione lavorava in qualità di badante. Dopo la denuncia di furto i carabinieri hanno avviato le indagini partiti da un elemento fondamentale: il filmato di videosorveglianza della casa che riprendeva il furto e conseguentemente il responsabile. L’analisi dei filmati consentivano ai carabinieri di Poviglio di indirizzare le attenzioni investigative a carico di un 20enne di Castelnovo Sotto nei confronti del quale i militari acquisivano importanti elementi di responsabilità alla base dell’emissione del provvedimento di perquisizione domiciliare disposto dalla Procura reggiana nei confronti del 20enne indagato per il reato di furto aggravato. L’altra mattina i carabinieri di Poviglio, supportati dai colleghi di Castelnovo Sotto, si recavano presso l’abitazione del 20enne scorgendolo allontanarsi da casa a bordo di una biciletta. Non si trattava della bici oggetto della ricerca, quella non è stata trovata in disponibilità del ragazzo, ma di altra biciletta rubata sempre a Poviglio. Il 20enne infatti non sapendo giustificare il possesso della bicicletta è stato condotto in caserma dove i militari a seguito di accertamenti, ricordando quella bici essere simile a una posseduta da un 54enne di Poviglio, lo contattavano accertando che la stessa gli era stata effettivamente rubata 15 giorni prima dal cortile della sua abitazione. La bicicletta veniva quindi restituita al proprietario che provvedeva a formalizzare la denuncia mentre il 20enne,non potendosi in questo caso imputare la paternità del furto, oltre alla denuncia già scattata per il furto della prima bici, si beva altra denunciata questa volta per ricettazione.