Regionali 2020: in Calabria sfilano i big, in Emilia le Sardine rompono gli equilibri

Calabria ed Emilia Romagna al voto il 26 gennaio. I big nazionali sfilano in piazza, nella regione rossa sinistra in rinascita con le Sardine

Foto Ufficio Stampa Quirinale/Paolo Giandotti/LaPresse Salvini, Berlusconi e Meloni

ROMA – Mancano poco più di due settimane al voto e per i candidati alla Regione scendono in campo i big nazionali. Il 26 gennaio sono chiamati alle urne i residenti in Calabria e in Emilia Romagna. Un appuntamento importante per sondare il terreno e per capire il livello del consenso del governo giallo-rosso, che si regge su un equilibrio sempre più precario. Dopo la disfatta in Umbria dem e grillini hanno deciso di correre separati in Emilia Romagna: il duello è tra Stefano Bonaccini, sostenuto dal centrosinistra, e la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra unito. Simone Benini del Movimento 5 Stelle sembra fuori dai giochi: gli ultimi sondaggi lo danno all’8%. Anche in Calabria le due anime del governo correranno da sole: per il centrosinistra c’è Pippo Callipo, sostenuto dal Pd, i grillini hanno schierato il professore Francesco Aiello, votato sulla piattaforma Rousseau. Il centrodestra punta invece sulla parlamentare e coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli.

Oggi Zingaretti in Calabria

Il leader del Pd Nicola Zingaretti oggi tornerà in Calabria per sostenere Callipo. Zingaretti ha annunciato che in caso di sconfitta alle elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria non si dimetterà da segretario, ma il Pd andrà a congresso: “Ci sarà un grande rinnovamento, con nuove proposte. Io mi ricandiderò”. Alle 15 visiterà il centro regionale di neurogenetica di Lamezia Terme, poi si sposterà presso la struttura Progetto Sud dove farà un punto delle eleioni insieme ai candidati del centrosinistra. Nel tardo pomneriggio sarà a Cosenza per una manifestazione elettorale al Supercinema Modernissimo. Nei prossimi giorni arriveranno anche gli altri big: Giorgia Meloni sarà a Catanzaro dopodomani nel teatro comunale di corso Mazzini per sostenere Fratelli d’Italia e la candidata presidente Jole Santelli. Nella stessa giornata arriverà anche Matteo Salvini: prima sarà a Bisignano, poi a Botricello. “Il 26 gennaio libereremo anche la regione Calabria, che ha bisogno di lavoro e di una sanità efficiente senza costringere ogni anno 40mila persone a intraprendere i viaggi della speranza per farsi curare”, ha detto il leader della Lega in un comizio a Modena. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi dovrebbe arrivare per la chiusura della campagna elettorale.

La regione rossa è sempre più a destra

In Emilia Romagna, regione storicamente rossa, negli ultimi anni c’è stata un’accelerata del centrodestra. La Lega di Salvini è il primo partito in regione, ed è davanti al Pd in 252 comuni contro 76. Gli ultimi sondaggi danno i due candidati quasi alla pari, queste sono ore importantissime per segnare il vantaggio. Il governatore uscente e candidato al bis Bonaccini ha commentato il tour di Salvini in Romagna: “Provate a tirar fuori almeno un’idea per l’Emilia-Romagna, perché al momento siamo solo a selfie con gattini e fango sulla nostra regione”. E proprio i selfie fanno tremare casa Bergonzoni, la candidata del centrodestra. Nella famiglia della leghista si riflette la frattura storica e politica dell’Emilia Romagna. Il padre di Lucia, Giambattista Bergonzoni, si è fatto fotografare con la Sardina numero uno, Mattia Santori. Non che sia mai stata un mistero la sua fede progressista, ha sempre detto di aver votato contro la figlia. Il consenso delle Sardine potrebbe segnare la fine dell’accelerata del Carroccio, riportando alla vittoria il centrosinistra.

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