Regionali, Cirielli ora è spalle al muro: chiamato a candidarsi dopo lo stop a Romano

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Antonio Tajani ed Edmondo Cirielli

CASERTA – Per il viceministro Edmondo Cirielli sono ore di riflessione molto intense. E’ chiamato a prendere una decisione che inciderà in maniera determinante sul suo futuro politico e dovrà farlo in un contesto che è diventato complesso anche per le sue scelte degli ultimi mesi. Il tavolo del centrodestra ha dato, di fatto, il via libera alla sua candidatura come governatore della Campania. Giorgia e Arianna Meloni, dopo il lungo tira e molla sull’ipotesi civica, ha chiesto al leader campano del partito più forte del governo nazionale di guidare la coalizione in una sfida a dir poco difficile contro il campo largo. Cirielli, però, non ha subito sciolto la riserva. Perché le pressioni sono tante, diverse, e complesse, e alla fine rischia di avere più da perdere che da guadagnare in questa corsa. Secondo indiscrezioni che rimbalzano da settimane, è stato proprio lui il principale ostacolo alla candidatura di Giosy Romano, presidente Zes proveniente dal campo deluchiano che poteva portare dalla sua parte pezzi importanti della coalizione rivale e piaceva a Forza Italia e Lega. Il tutto per non cedere spazio in termini di leadership a Raffaele Fitto, che è riferimento di Romano.

La candidatura di Romano piaceva anche a Meloni ma visti i veti ha chiesto a Cirielli, a quel punto, di scendere in campo in prima persona senza delegare ad altri nomi della sua area, che pure erano stati fatti. Forza Italia, ora, però, vuole dettare alcune condizioni che aveva già chiarito nei lunghi mesi delle trattative: il candidato governato- re deve impegnarsi a restare in consiglio regionale a guidare l’opposizione, in caso di sconfitta. E Cirielli dovrebbe anche rinunciare alla poltrona di viceministro degli Esteri per affrontare il nuovo percorso. In più sono stati i riferimenti di Cirelli a far cadere nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Somma Vesuviana, il cui sindaco era di Forza Italia, in polemica con la possibile candidatura al consiglio regionale della moglie dell’ormai ex primo cittadino Di Sarno. Uno sgambetto che porterà Fi a non fare sconti, a questo punto. Non facile per il generale. In più la sua candidatura non mette d’accordo neanche tutta Fratelli d’Italia,
che potrebbe vedere alcune sue componenti molto importanti fare una campagna elettorale di basso profilo, senza tirare più di tanto il candidato.

Una volta archiviato il voto in Calabria, oggi pomeriggio (il centrodestra si sente sicuro di vincere), Cirielli sarà chiamato a prendere una decisione definitiva. Che a questo punto sembra praticamente obbligata. Ma si tratta, in queste ore, per limare le perplessità che attraversano una coalizione che, al netto delle dichiarazioni di facciata e dei tanti nuovi arrivi di portatori di voti moderati in Forza Italia, in Campania è in grave ritardo e che non può permettersi di perdere altro tempo.

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