NAPOLI (Anastasia Leonardo) – Nel muro contro muro sulle Regionali tra Elly Schlein e Vincenzo De Luca che rischia di mandare in frantumi il centrosinistra, la Campania si prepara a un possibile scenario politico che potrebbe ridefinire gli equilibri. Al centro delle trattative il nome di Piero De Luca, figlio del presidente Vincenzo e attuale deputato: l’ipotesi di una sua candidatura sembra essere l’unica strada per superare l’impasse politico e garantire l’unità della coalizione.
Fonti vicine ai vertici del Partito Democratico raccontano che le diplomazie sarebbero al lavoro per trovare un accordo che possa soddisfare tutte le anime della coalizione. Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione e uomo chiave della macchina politica deluchiana, avrebbe coordinato nelle ultime ore riunioni in tutte le province campane per sondare il terreno e garantire il supporto necessario. L’obiettivo è chiaro: creare una convergenza unica intorno alla candidatura di Piero De Luca, stimato sia in ambito locale che nazionale, facendo leva sulla sua esperienza e sulla capacità di attrarre consenso.
Secondo le indiscrezioni, solo un passo indietro del governatore uscente a favore del figlio potrebbe garantire la “benedizione” del Pd nazionale e rappresentare un segnale di pacificazione per il cosiddetto “campo largo” che comprende anche i Verdi, il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte e il partito di Matteo Renzi, Italia Viva. Quest’ultimo sembra già incline a sostenere l’operazione, in nome di un compromesso politico che permetta di evitare una rottura della coalizione e presentarsi uniti alla competizione elettorale.
Le adunate organizzate da Bonavitacola e l’attivismo del fronte deluchiano regionale sembrano indicare che il consenso interno al partito e alla coalizione stia rapidamente convergendo sull’idea di una staffetta familiare, con Vincenzo De Luca pronto a cedere il testimone al figlio. L’eventuale candidatura di Piero De Luca non sarebbe priva di sfide. I detrattori sottolineano il rischio di personalizzazione della politica regionale e la necessità di garantire che la Campania rimanga al centro delle politiche nazionali del Pd. Tuttavia, i sostenitori vedono in questa soluzione un’opportunità per consolidare il centrosinistra e rilanciare l’azione di governo regionale in una fase cruciale per il Mezzogiorno.
Nel frattempo, il dibattito è destinato a intensificarsi, con le altre forze politiche che osservano con attenzione le mosse del centrosinistra. Il rischio, in caso di spaccatura, è di favorire il centrodestra, che pure è in difficoltà sull’indicazione del candidato governatore.
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