Regionali, Rastrelli (FdI): “Mai con De Luca. Cirielli è il nostro candidato”

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Sergio Rastrelli

NAPOLI – Sul nome di Giosy Romano non si sbilancia: del resto un vero uomo di partito sa che certi annunci, se vanno fatti, spettano ai leader nazionali, a differenza di quanti, in queste ore, rilanciano la candidatura del commissario della Zes unica quasi a volerlo ‘bruciare’. Il senatore Sergio Rastrelli (nella foto) interviene sulle Regionali in Campania con tatto e garbo: tra ipotesi di candidature civiche e tensioni sotterranee tra alleati, rivendica per Fratelli d’Italia la necessità di un progetto politico forte e coeso, capace di rompere con il passato e rilanciare la Regione dopo dieci anni di governo De Luca.

L’INTERVISTA

Senatore, come giudica lo stato attuale del centrodestra in Campania in vista delle Regionali? Il centrodestra è davvero unito o si intravedono crepe?
“Ancora una volta, il centrodestra è unito e coeso: per convinzione e non per convenienza, per storia e destino. Una coalizione solida dalla visione unitaria all’insegna della responsabilità, contro le contraddizioni laceranti di un centrosinistra senza più identità”.

Che tipo di candidato serve oggi al centrodestra per conquistare la guida della Regione: un civico forte, un politico di peso o un volto nuovo?
Occorre che a guidare la coalizione, vi sia un profilo credibile per interpretare finalmente una pagina nuova: un candidato in grado di vincere prima, e di governare poi. E quindi, in campagna elettorale, occorre un candidato autorevole, forte e riconoscibile, con esperienza amministrativa, e che sia in grado di fare sintesi tra le diverse sensibilità delle liste della coalizione, e di ampliare ulteriormente l’area del consenso. E che, dopo il voto, sia un Governatore in grado di esercitare una leadership riconosciuta, e di proporre una visione di sviluppo, con al suo fianco una squadra di governo che sia interprete della competenza, e della massima affidabilità politica ed istituzionale. Come Fratelli d’Italia, siamo convinti che questo identikit corrisponda perfettamente al profilo di Edmondo Cirielli”.

C’è stata, in verità, nelle ultime ore, un’accelerata sul nome di Giosy Romano come possibile candidato presidente: è una figura che Fratelli d’Italia potrebbe sostenere?
La scelta del candidato Governatore è stata correttamente avocata alle scelte dei leader nazionali, che – come sempre – agiranno di concerto. La cultura del centrodestra si esprime non attraverso i veti incrociati, ma attraverso la condivisione delle responsabilità: lasciamo ad un centrosinistra dilaniato al suo interno le logiche dei ricatti e delle interdizioni. Il nostro unico vincolo è respingere trasformismi o transfughismi, ed evitare ogni contaminazione con chi possa nascondere avide riproposizioni di interessi e clientele”.

E se, come si vocifera, De Luca rompesse col PD per sostenere Romano? Vi trovereste alleati dopo essere stati a lungo avversari…
Giammai. De Luca è stato per i cittadini della Campania una sciagura, politica ed amministrativa, la pagina più buia della storia istituzionale della Regione. Dietro di sé lascia solo macerie, ed una drammatica eredità. E per noi resta un soggetto politico da combattere, sino in
fondo
“.

Quanto conteranno le dinamiche nazionali – e il ruolo della premier Meloni – nella scelta del candidato per la Campania?
“La Presidente Meloni ha dato sinora la prova più evidente, a livello nazionale, di come si eserciti una leadership: condividendo ogni singola scelta con gli alleati delle altre forze del centrodestra, ognuna delle quali è essenziale ed irrinunciabile nel patto di governo. Riproporre questo schema a livello territoriale è una opzione non solo opportuna, ma necessaria”.

Pensa che il partito abbia radicato abbastanza le sue strutture sul territorio campano o c’è ancora da lavorare?
Il radicamento sui territori, e la tessitura sociale costituiscono il presupposto per una reale rappresentatività. Ed è un lavoro continuo, indefesso che non consente pause od interruzioni. In questo senso, una campagna elettorale virtuosa ci consentirà un confronto ancora più serrato con i cittadini sul tema delle nostre proposte”.

Molti cittadini lamentano ritardi infrastrutturali, carenze sanitarie e criticità ambientali. Cosa non ha funzionato in questi anni, secondo lei?
Gli esiti di questi ultimi dieci anni ci consegnano obiettivamente una Regione che eccelle solo nel disastro, ed una Giunta che ha clamorosamente fallito su tutti i fronti delle sue competenze istituzionali: dai trasporti ai rifiuti, dalle infrastrutture all’utilizzo dei finanziamenti europei. Ciò che è però imperdonabile è l’insanabile mortificazione dei diritti dei cittadini sul fronte della sanità regionale, disastrata come mai era accaduto in passato. Di là di queste evidenze, la principale responsabilità di De Luca è stato l’asservimento della
istituzione regionale ad una torva stagione di interessi e clientele
“.

La Campania è spesso al centro del dibattito sul Mezzogiorno: quali strumenti può usare una Regione per rilanciarsi senza attendere sempre “Roma”?
“Il mio auspicio è una nuova stagione di piena sinergia istituzionale tra la Regione ed il Governo nazionale, che ha già posto le condizioni per il rilancio dei territori. Dovremo essere in grado di valorizzare gli imponenti stanziamenti finanziari apprestati dal Governo Meloni, e le opportunità di sviluppo della Zona economica speciale unica per il Sud. E poi c’è il Piano Mattei per un nuovo protagonismo del Sud verso il continente africano, in funzione del suo ruolo verso il Mediterraneo: perché nel rapporto con l’Africa si gioca una delle partite strategiche per il futuro dell’Europa, ed il “piano Mattei” offre straordinarie straordinarie opportunità di crescita e di lavoro per il Mezzogiorno”.

Alcuni osservatori dicono che Fratelli d’Italia rischia di riproporre soluzioni già viste nel centrosinistra. Cosa risponde a chi vi accusa di continuità, più che di rottura?
“Il centrosinistra è sopravvissuto sinora solo all’insegna dei compromessi al ribasso. Fratelli d’Italia per storia, cultura, tradizioni, valori di riferimento e prospettive è l’alternativa al passato, ed è l’unica vera realtà di questa stagione politica”.

Qual è la sua visione, da campano e da parlamentare, sul futuro della Regione nei prossimi cinque anni?
Abbiamo di fronte a noi una occasione irripetibile: dopo anni di assistenzialismo miope ed indecente, con il centrodestra al governo della Regione, la Campania potrà finalmente tornare a crescere, ed investire su sviluppo e lavoro. Tutti i dati economici, ed il consenso crescente degli italiani, confermano che la strada intrapresa è sicuramente quella giusta”.

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