NAPOLI – Vincenzo De Luca ha chiarito senza usare mezzi termini che lui si candiderà alla Regione per un terzo mandato in ogni caso e non ha usato parole tenere con il Pd. La reazione da parte di alleati e avversari è stata sostanzialmente la stessa, una levata di scudi. E questo rende evidenti debolezze e intenzioni dei partiti. Al Pd targato Elly Schlein, ai suoi fedelissimi e a coloro che nel tempo si sono accodati per mancanza di alternative alla linea del Nazareno, interessa più liberarsi di un battitore libero come il presidente campano che di vincere le elezioni. Al centrodestra va bene correre contro chiunque ma non contro De Luca. Risultato? Accerchiamento del governatore. Da tutti i fronti.
“De Luca è un ottimo presidente di Regione che i cittadini hanno sempre eletto ma usa parole che non condivido nei toni e nel merito. Perché lo fa? Perché probabilmente è irritato perché teme di essere sostituito. C’è un tema di terzo mandato. Ma dobbiamo abbassare i toni tra di noi perché l’avversario è la destra”. A dirlo in onda su La7 è stato Stefano Bonaccini, ex leader dem e alleato del governatore, che ora si è messo alle spalle di Schlein. Dal resto del partito silenzio totale. Anche perché smentire la dichiarazione che riguarda i congressi del Partito bloccati da tempo è semplicemente impossibile. Perché la Campania non ha una leadership eletta dai circoli da tanto, troppo tempo. E la strategia è continuare a non averla almeno fino alle prossime Regionali. Anche perché il Pd, pur di liberarsi di De Luca, è pronto a cedere una regione che governa da anni ai 5 Stelle, lasciando campo libero alla candidatura di Roberto Fico. E al centrodestra non pare vero di potersi giocare realmente la chance di conquistare Palazzo Santa Lucia. E così fuoco di fila senza sosta. Bombardamento da tutte le forze della maggioranza che guida il Paese.
“Urge un’inversione di rotta, una vera e’ propria virata. Vincenzo De Luca non ha bisogno di presentazioni, e’ divenuto ormai uno showman ben collaudato e rodato per i social. La Regione Campania e’ stanca di avere un despota al comando. Del resto, cosa ci si puo’ aspettare da un governatore soprannominato ‘sceriffo’? Da un politico che sentenzia a destra e a manca per poi spendere 2,5 milioni di euro per tappezzare l’intera Regione con dei manifesti 6 per 3 solo per attaccare questo Governo?”, ha dichiarato il senatore di Forza Italia Raffaele De Rosa. “De Luca continua ad avere il primato nello spreco di risorse della Regione, e quindi di tutti i contribuenti campani, per fini elettorali”, ha aggiunto la deputata campana di Fratelli d’Italia Imma Vietri commentando i dati del Siope, il sistema di monitoraggio del ministero dell’Economia sulle spese degli enti locali. E a questo punto il coordinatore azzurro Fulvio Martusciello spinge perché il centrosinistra ufficializzi il proprio candidato alla Regione, purché non sia De Luca stesso: “Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle devono indicare il nome del candidato presidente per la Regione Campania, così si chiude questa vicenda che sta arrecando un grave danno di immagine non solo al Pd, ma all’intera regione. Se non vogliono De Luca, propongano un’alternativa. Il confronto deve spostarsi nel contesto democratico. Continuare così è una barbarie”, ha spiegato. Al bombardamento si è aggiunto anche il meloniano Antonio Iannone. Senza sosta. Ma De Luca non ha intenzione di mollare e oggi presenterà la sua iniziativa anti autonomia differenziata.
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