CASERTA – I “no” di Roberto Fico a Vincenzo De Luca per le nomine in giunta sembrano destinati a finire nel nulla, come quelli espressi dal candidato durante la campagna elettorale. Prima delle elezioni il Codice etico sembrava un punto fermo, poi non se ne è fatto nulla: via libera agli indagati come Luca Cascone (poi rieletto) e Carmine Mocerino e largo agli “impresentabili” dichiarati tali dalla commissione Antimafia. Adesso ci risiamo: Fico starebbe ostacolando gli incarichi a deluchiani di ferro come Fulvio Bonavitacola, ma alla fine il gruppo dell’ex governatore avrà qualche incarico di peso. La maggioranza è ampia sulla carta, ma non è certo compatta come si vuole far credere:
oltre ai 4 eletti nella lista “A testa alta”, ci sono i “deluchiani di complemento” sparsi in altri gruppi e va considerato che nel Pd ci sono consiglieri che fanno riferimento all’ex capogruppo Mario Casillo più che alla corrente di Elly Schlein. Anche Clemente Mastella ha diffuso, a margine della proclamazione di Fico, un messaggio allusivo: “Abbiamo fatto una scelta e siamo nella maggioranza che lo sostiene in maniera salda e convinta. Qualche divergenza di opinione sulla composizione della Giunta non inficia la lealtà politica nei suoi confronti. Altri non sono stati così sinceri con noi”.
Ieri Mastella è tornato sull’argomento, dichiarando che “in Regione la lealtà politica al presidente Fico è intatta, ma resta rammarico per una scelta, per noi errata, come lo stop agli eletti in Giunta. Mortificare con un’anatema non già e non tanto gli eletti ma quanto gli elettori, che si sono espressi con le preferenze, è contrario alla mia cultura politica: prendo atto ma non posso condividere”. Il leader di Noi di Centro ha aggiunto che “saremo la calamita dei centristi e dei moderati in Regione: alle prossime Amministrative saremo presenti con liste e candidati nei maggiori centri al voto, a partire dalle comunali di Avellino, fino ai centri maggiori del Napoletano, del Casertano e dell’Irpinia. Contestualmente avvieremo il tesseramento e nomineremo i dirigenti in tutte le province con una ramificazione che deve proiettarci verso le prossime Politiche”.
Sembra di capire che il sostegno alla maggioranza in Regione non sia in discussione in linea di massima, ma che su singoli provvedimenti non condivisi i mastelliani si potrebbero mettere di traverso. Insomma., Fico rischia di non avere i numeri (e probabilmente non ha neppure il carattere) per imporsi e in fase di formazione della giunta si replicherà un copione già visto: l’ex presidente della Camera aggiusterà il tiro e abbasserà le pretese nei confronti degli alleati. Neppure la giornata di ieri ha fatto segnare passi in avanti nelle trattative per la giunta: Fico ha intenzione di avviare una serie di consultazioni (sul modello del Parlamento) e da questo fine settimana dovrebbe incontrare tutti i partiti della coalizione.




















