Regione, scintille in commissione fra i componenti Fiola e Picarone

NAPOLI – Si apre una crepa nella maggioranza De Luca. Da qualche mese, in occasione delle sedute del Consiglio, Carmela Fiola del Pd si sta astenendo su diversi punti all’ordine del giorno e ha un atteggiamento critico. E pochi giorni fa, durante una seduta della commissione Istruzione e Cultura, Ricerca scientifica, Politiche sociali, da lei presieduta, è stata protagonista di uno scontro con il componente Franco Picarone, deluchiano di stretta osservanza. Oggetto del contendere: la procedura da seguire per la legge sulla famiglia. La commissione ha lavorato su 3 proposte, presentate da Valeria Ciarambino, Severino Nappi e dalla stessa Fiola, e si stava pensando di accorparle. Il 30 luglio è emerso che c’è anche un disegno di legge della giunta e i lavori sono stati aggiornati a settembre. La settimana scorsa Picarone ha però proposto di adottare il testo licenziato dalla giunta per poi emendarlo: una procedura legittima, ma che sminuisce il ruolo della commissione. Ne è nato un battibecco con Fiola, che avrebbe chiesto polemicamente a Picarone se intendesse sostituirla alla presidenza. Dopo la seduta, si parlava di dimissioni di Fiola dalla guida della commissione. Ad ogni modo, la questione è rientrata: la lettera di dimissioni non è stata presentata e anzi ieri mattina i due consiglieri si sarebbero incontrati e chiariti.

Anche nel corso della seduta di consiglio regionale del 23 settembre scorso c’è stato un momento polemico: Fiola ha proposto la candidatura della Città di Pompei a capitale italiana della cultura per il 2027, ma la consigliera Vittoria Lettieri (De Luca Presidente) punta invece su Acerra. Fiola ha manifestato fastidio perché la proposta di Lettieri non era stata concordata in maggioranza.
L’atteggiamento critico di Fiola sarebbe causato dal contrasto fra il padre, il presidente della Camera di commercio di Napoli Ciro Fiola, e De Luca, che ha commissariato l’ente. L’interessata smentisce questa motivazione, che però è ritenuta scontata da diversi consiglieri. E’ comunque un dato di fatto che l’atteggiamento di Fiola è cambiato radicalmente, dopo diversi anni (fin dallo scorso mandato) di sostegno incondizionato al presidente.

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