ROMA (LaPresse) Tra un voto e l’altro, al Senato Matteo Renzi trova il tempo per concedersi una pausa con i colleghi, e non solo. “Come qualità della vita, ora è tutto diverso rispetto ai tempi in cui ero a Palazzo Chigi. Sono appena tornato da una settimana di ferie, anche se dovrei dimagrire”. Spiega Renzi ai cronisti che lo attendevano per ottenere una battuta. Ma invece delle dichiarazioni, l’ex premier ha offerto pasticciotti leccesi. “Via, anche i giornalisti. Venite a mangiare, ragazzi”.
La pausa di Renzi
L’occasione la fornisce il senatore dem Dario Stefàno, che ha compiuto proprio pochi giorni fa gli anni. E come da ‘tradizione’ per chi viene dal Sud, a Roma ha portato i famosi dolci leccesi e un paio di bottiglie di spumante per festeggiare assieme a colleghi, collaboratori e amici. Entrati nella stanza del gruppo parlamentare, ad attendere Renzi e gli ‘ospiti’ raccattati in Transatlantico, c’era anche il presidente della commissione di vigilanza Rai, il forzista Alberto Barachini. Presente in qualità di amico del festeggiato. Come sempre è l’ex premier a tenere banco: “Oh, amici giornalisti, qua è tutto limpido: ci siamo noi, c’è il buon Barachini, due funzionari in quota M5S delle commissioni e anche Area dem… nulla di strano”, dice ridendo.
Dolci e brindisi con i colleghi
Brindisi, assaggio dei buonissimi dolci, due chiacchiere fugaci, poi torna verso l’aula. Saluta il senatore di Forza Italia: “Mangia il pasticciotto Alberto, che tanto il pasticcione l’hanno già fatto gli altri”, dice col sorriso al presidente della vigilanza, lasciando intendere il chiaro riferimento al caso del presidente della Rai, Marcello Foa. Guadagnando il passo verso l’emiciclo incontra anche il leghista Bagnai, al quale cerca di sfilare la spilletta di Alberto da Giussano. Ma l’esponente del Carroccio è lesto nel replicare: “Oh Matteo, se la vuoi te la do, ma poi ti ci faccio la foto e la pubblico…”.
Renzi non ci casca e riprende a camminare: “Sta parlando Di Maio in aula?”, chiede conferma ai giornalisti. “Allora tocca andare ad ascoltare”. Pausa finita, si torna a lavoro. Ma col sapore dei pasticciotti sul palato, anche i bocconi da opposizione sembrano meno amari.