CASERTA (Roberto Della Rocca) – E’ sbarcato a Napoli, uno dei suoi collegi elettorali, il leader di Italia Viva Matteo Renzi. La prima visita di questa campagna elettorale e la prima possibilità di incontrare, a porte chiuse, i consiglieri regionali del partito che non hanno accolto positivamente le scelte fatte dai vertici nazionali del partito in fatto di candidature. E’ successo tutto all’hotel Mediterraneo di Napoli dove, all’undicesimo piano, il leader ha incontrato stampa e dirigenti. Dieci piani più in basso, Renzi ha concesso ai suoi consiglieri regionali, accompagnati dall’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, udienza. Erano stati abbastanza chiari i consiglieri regionali. Si racconta che per essere accolti, abbiano minacciato di saltare la conferenza (il che si sarebbe tradotto con un disimpegno per le politiche). L’animo di Renzi, però, non è stato troppo incline a prestare orecchio alle lamentele dei consiglieri regionali. Il risultato è stata una vera e propria lavata di capo. Il leader sarebbe arrivato a dire, senza mezzi termini: chi vuole andare via può farlo, per uno che va, cento ne vengono. Nel dirlo il pensiero dei consiglieri regionali di Italia Viva sarà subito andato al terzetto Carlo Sarro, Luigi Cesaro e Domenico De Siano, pronti a entrare nel partito renziano. Quale che sia stato il discorso fatto loro al primo piano del Mediterraneo, le facce scure dei consiglieri regionali di Italia Viva raccontavano tutta la loro insoddisfazione per il ‘primo contatto’ col leader. E le intenzioni bellicose di Renzi sono state confermate pubblicamente quanto ha attaccato De Luca. “Mi dispiace che Enzo dovrà votare per Di Maio, un voto a De Luca è un voto a Di Maio e un voto a Di Maio è un voto a De Luca” ha tuonato mentre Caputo sbiancava. Un discorso chiaro contro il Governatore che è una risposta ai tanti bastoni che De Luca ha cercato di mettere tra le ruote del terzo polo. Una battaglia più che una tappa di campagna elettorale. E il clima di guerra si respira sempre più forte anche in casa del Partito Democratico. Dire che il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero (nel tondo) è rimasto deluso dalle candidature scelte dal Pd è dire poco. Oltre il suo voto personale Stefano Graziano può aspettarsi ben poco dal politico sessano. Il libera tutti che sarebbe stato concesso da Oliviero ai suoi e, parallelamente, il libera tutti disposto da Giovanni Zannini per i Moderati, non lasciano presupporre niente di buono per il Partito Democratico e, in particolare per Stefano Graziano. E in mancanza di una regia potrà succedere di tutto. Il gruppo dem legato a Oliviero a Santa Maria Capua Vetere ha già preso contatti con Antonella Piccerillo di Macerata Campania che, oltre ad essere candidata nella Lega, se Gianpiero Zinzi finisse a Roma, potrebbe trovarsi proprio nel consiglio regionale guidato da Oliviero. Ma per capire come si sono mosse le forze in campo e quanto peseranno i ‘rancori’ tra le varie forze politiche, si dovrà attendere il 26 settembre.
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