REGGIO CALABRIA (LaPresse) – Resort con i soldi dei clan: confiscati 12 milioni ad un imprenditore. La polizia di Stato, all’esito di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia, ha confiscato beni per 12 milioni di euro a un imprenditore della piana di Gioia Tauro, Nicola Comerci. Tra cui il ‘Baia Tropea Resort’ di Parghelia, in provincia di Vibo Valentia. Il 71enne ha, si legge in una nota della questura, “rilevanti interessi economici nel Vibonese, nella provincia di Bologna e in tutto il nord Italia”. In particolare, l’attività di investigazione patrimoniale ha consentito di accertare che, dagli anni ’70 in poi, il Comerci avrebbe costruito un vasto patrimonio. Soprattutto nel campo delle strutture ricettive, ristorazione e villaggi turistici. Grazie all’appoggio fornito dalla potente cosca Piromalli e ai legami tra la suddetta cosca e quella dei Mancuso di Vibo Valentia.
Nel 2001 era già stato oggetto di un provvedimento di misura di prevenzione personale emesso dal tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della questura. Che gli aveva irrogato la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per la durata di anni 4 e, contestualmente, la confisca di beni. Le misure sono poi cessate a fine giugno del 2005, e i beni confiscati restituiti. Successivamente la Divisione anticrimine, su delega della Dda Reggina, ha avviato un’attività investigativa di natura patrimoniale. Che ha consentito di rivalutare la figura dell’imprenditore, l’attualità della sua pericolosità e la sproporzione tra la sua capacità reddituale e l’ingente patrimonio posseduto.