Richiesta di aiuto della Libia all’Onu: “Serve una missione per la sicurezza e la stabilità”

Dopo un mese di scontri tra milizie rivali, in cui sono morte oltre 100 persone, il ministro libico degli Esteri Mohamed Siala, del Governo di accordo nazionale (Gna), ha chiesto che la missione politica Onu nel Paese sia trasformata in "di sicurezza e stabilità"

Libia, migranti in fuga
AFP/LAPRESSE

TRIPOLI (Libia) (LaPresse/AFP) – Richiesta di aiuto della Libia all’Onu: “Serve una missione per la sicurezza e la stabilità”. Dopo un mese di scontri tra milizie rivali, in cui sono morte oltre 100 persone, il ministro libico degli Esteri Mohamed Siala, del Governo di accordo nazionale (Gna), ha chiesto che la missione politica Onu nel Paese sia trasformata in “di sicurezza e stabilità”. Siala, che fa parte infatti del governo riconosciuto dalle Nazioni unite, non ha specificato se abbia in mente una missione di peacekeeping.

Richiesta di aiuto della Libia, le dichiarazioni di Siala

“La priorità deve essere data alla sicurezza, alla stabilità”, ha affermato Siala all’Assemblea generale Onu a New York. “Chiediamo la conversione di Unsmil, che è una missione politica speciale, in una missione si sostegno della sicurezza e della stabilità della Libia”, ha affermato senza fornire ulteriori dettagli. L’Unsmil, guidata da Ghassan Salame, è stata istituita nel 2011 per assistere le nuove autorità del Paese, dopo la destituzione del dittatore Muammar Gheddafi.

La missione si è concentratata sulla promozione del dialogo politico

La missione si è concentratata sulla promozione del dialogo politico, per sostenere la transizione verso la democrazia. Secondo un accordo sotto egida Onu, il Governo di unità nazionale è stato istituito a Tripoli, ma non è riconosciuto dall’amministrazione rivale appoggiata dal generale Khalifa Haftar nell’est.

Tripoli è stata al centro di una battaglia per il potere tra gruppi armati

Tripoli è stata al centro di una battaglia per il potere tra gruppi armati e, in un mese di scontri, almeno 100 persone sono morte nella città prima che il Gna mercoledì annunciasse un cessate il fuoco tra le milizie rivali. Siala ha elogiato gli sforzi dell’Unsmil, che ha detto hanno consentito di siglare l’intesa e ha aggiunto: “Chiediamo alle parti coinvolte di rispettarlo. Gli organi legali nazionali e internazionali perseguiranno gli autori di questi tragici attacchi”.

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