CASERTA (Giuseppe Stanga) – Tanti rifiuti, troppi e raccolta differenziata che stenta a decollare. Ma ci sono margini di miglioramento, e territori che spiccano per la qualità del servizio offerto ai cittadini, e anche al nostro pianeta. E’ la fotografia scattata da Legambiente nel Dossier Comuni ricicloni 2021, in cui l’associazione ambientalista ha elaborato i dati dell’Osservatorio regionale dei rifiuti. Nella nostra regione la percentuale di raccolta differenziata nel 2021 si attesta al 54,7%, con un incremento di solo 0,5 punti rispetto all’anno precedente. Dal 2016 al 2021 i dati di produzione e raccolta differenziata della Campania risultano stabili con variazioni sostanzialmente non significative. Diminuiscono i comuni Rifiuti Free della Campania, pari nel 2021 a 101, con una riduzione del 3,8% rispetto al 2020. Cresce, di poco, il numero dei comuni ricicloni in Campania, che si attesta a 314, con un incremento di 1,62% rispetto al 2020.
LE PROVINCE
Sono 101 i Comuni free, ovvero quelli in cui la raccolta differenziata è di almeno 65% e dove ogni cittadino produce, al massimo, 75 Kg di secco residuo all’anno, quelli indifferenziati avviati allo smaltimento. La provincia più virtuosa è Salerno con 43 comuni, segue Benevento con 33 poi Avellino con 13 e Caserta con 8. Solo quattro i comuni rifiuti free per la provincia di Napoli. Tra i capoluoghi di provincia spiccano i dati di Avellino 68,08%, Benevento 66,80% e Salerno 58,86%, in linea con la media regionale, lievemente al di sotto Caserta al 54,37%, mentre ancora in ritardo il Comune di Napoli con il 37,50%, anche se comunque in crescita rispetto al 2020. Il Sannio è il territorio più virtuoso del 2021, con una quota di raccolta differenziata che arriva quasi al 73%. Seguono la provincia di Avellino con il 63,82% e quella di Salerno con il 65,58% , mentre sotto la media regionale si trovano Caserta 53,28% e Napoli 49,60%.
CASERTA
Otto i comuni free premiati in Terra di Lavoro, quasi tutti con popolazione inferiore ai 5mila abitanti. Nella lista troviamo Santa Maria a Vico (86,86% di raccolta differenziata), Rocchetta e Croce (69,89%), Arienzo (83,02%), Castello del Matese (83,03%), Cervino (80,26%), Rocca d’Evandro (71,44%), Galluccio (81,64%) e Sant’Angelo D’Alife (76,31%). I Comuni ricicloni (differenziata che supera il 65%) sono Santa Maria A Vico, Castello del Matese, Arienzo, Galluccio, Cancello Arnone, Cervino, Capodrise, Sant’Angelo D’Alife, Recale, Caiazzo, Conca della Campania, Trentola Ducenta, Ailano, Mignano Monte Lungo, Parete, Prata Sannita, Rocca d’Evandro, San Cipriano d’Aversa, Roccamonfina, Ruviano, Rocchetta e Croce, Pietramelara, Riardo, Vairano Patenora, Castel Campagnano, Pastorano, Sparanise, Alvignano, San Pietro Infine, San Marco Evangelista, Letino e Caianello.
NAPOLI
Poche ma importanti le eccellenze all’ombra del Vesuvio. Per i comuni tra i 5mila e 15mila abitanti tra i Comuni free c’è Cimitile, per i comuni oltre i 15mila abitanti riconoscimento solo per Ottaviano. Tra i comuni con più di 20mila abitanti si segnalano due importanti realtà in provincia di Napoli ed in particolare le prestazioni di S. Anastasia con il 72% e Pozzuoli con il 71,4%. I Comuni ricicloni sono Cimitile, Ottaviano, Tufino, Visciano, Palma Campania, Camposano, Cicciano, Bacoli, Vico Equense, Sant’Antonio Abate, San Vitaliano, Monte di Procida, Casamarciano, Casola di Napoli, Massa Lubrense, Striano, Roccarainola, Castello di Cisterna, Anacapri, Sant’Anastasia, Santa Maria la Carità, Pozzuoli, Procida, Carbonara di Nola, Agerola, Terzigno, Sorrento, San Paolo Bel Sito, Pomigliano d’Arco, Acerra, Sant’Agnello, Poggiomarino, Lettere, Sciciano, Pollena Trocchia, Mariglianella e Piano di Sorrento.
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