Ponte Morandi, Conte predica calma: “Il decreto Genova al Quirinale entro domani”. Toti impaziente: “Non tollereremo ritardi”

Verso la ricostruzione, il presidente del Consiglio: "Aspettiamo i riscontri del Mef"

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

GENOVA – L’attesa per il decreto Genova, necessario per la ricostruzione del Ponte Morandi, scalda l’arena politica. Dal premier Giuseppe Conte che dà rassicurazioni sulla tempistica al governatore della Liguria Giovanni Toti, il quale avverte: “Non tollereremo ritardi”.

Conte sereno sul decreto Genova: “Aspettiamo i riscontri del Mef, confidiamo di averlo al Quirinale domani”

La certezza è che, ad oggi, il decreto Genova non c’è. Ma il presidente del Consiglio non sembra avere preoccupazioni: “Il testo sarà al Quirinale domattina – ha detto Conte – Aspettiamo i riscontri del Mef e poi confidiamo di inviarlo già domani se i riscontri si chiuderanno in giornata”. Insomma, il Governo è tranquillo. Tanto che il vicepremier Matteo Salvini ha legato l’iter del decreto Genova a quello sicurezza. Quest’ultimo “per una questione di rispetto, verrà consegnato al Quirinale un’ora dopo al decreto Genova”, aveva commentato il leader della Lega.

L’impazienza di Toti: “Chiedete al governo cosa sta bloccando l’iter, noi non tollereremo ritardi”

Toti, però, appare piuttosto impaziente. “Il punto che sta bloccando il decreto lo dovete chiedere al governo”, ha commentato in riferimento anche al commissario straordinario: “Chi sarà lo vedremo quando sarà pubblicato questo decreto che si annuncia da molti giorni e di cui non c’è traccia, e nemmeno Mattarella ne ha traccia. Questo ponte si può costruire in 12-15 mesi, non tollereremo ritardi”. Il governatore della Liguria ha poi detto la sua sull’assegnazione dei lavori di ricostruzione: “Se non verranno svolte gare pubbliche potremmo avere molti ricorsi, in primis quello di Società Autostrade. Fincantieri piace a tutti noi, è di Genova ma secondo noi vanno messe insieme più aziende”.
Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Genova, Marco Bucci: “Al presidente Mattarella abbiamo spiegato le nostre esigenze e cosa abbiamo chiesto al governo. Il capo dello Stato ha capito e sono certo che, non appena il decreto arriverà sul suo tavolo, farà il suo dovere nel migliore dei modi”.

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