ROMA – “I rider delle nostre città e dei nostri Paesi sono stati un presidio di lavoro importante nei momenti più duri della pandemia e dei lockdown. Eppure, come evidenziano le inchieste e la cronaca, troppo spesso le condizioni di lavoro di questo esercito di giovani e meno giovani sono precarie, al limite del caporalato”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S, Giuseppe Conte. “Al Governo nel 2019 abbiamo portato avanti il primo provvedimento in loro favore, arginando lo sfruttamento attraverso l’inserimento di alcune tutele minime: l’abolizione del cottimo, le indennità per il lavoro notturno, i festivi, le condizioni metereologiche, l’assicurazione contro infortuni e malattie. Un primo passo, ma l’Italia deve fare di più – aggiunge -. Oggi dalla Commissione europea arriva un’ottima notizia: è stata presentata una proposta di direttiva per riconoscere come lavoratori subordinati anche i rider e chi lavora nelle piattaforme digitali, ampliando le loro tutele. Un risultato ottenuto anche grazie al contributo degli europarlamentari del M5S e al lavoro di Daniela Rondinelli in commissione Occupazione e Affari sociali”. “Per il M5S, infatti, è fondamentale una tutela europea anche per evitare che vengano aggirate le normative a protezione dei lavoratori nei singoli Paesi”, continua l’ex premier. “Un segnale che deve spingerci ad anticipare i tempi per dare risposte sempre più forti a ragazze e ragazzi, lavoratrici e lavoratori che ci chiedono di dare un senso al principio di dignità scolpito nella nostra Costituzione”, conclude Conte.
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Rider, Conte: “Bene la Commissione Ue, per il M5S la tutela europea è fondamentale”
"I rider delle nostre città e dei nostri Paesi sono stati un presidio di lavoro importante nei momenti più duri della pandemia e dei lockdown. Eppure, come evidenziano le inchieste e la cronaca, troppo spesso le condizioni di lavoro di questo esercito di giovani e meno giovani sono precarie, al limite del caporalato".