Riesplode la faida alle Case Nuove. Fine della tregua imposta dai Mazzarella

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Emanuele Marigliano e Ciro Mazzarella

NAPOLI – Fine della tregua imposta dai Mazzarella al rione Case Nuove per evitare una escalation nei vicoli: è scontro frontale tra le paranze dei Caldarelli e i reduci dei Marigliano, spalleggiati dai Contini. Adesso è concreto il pericolo di una escalation nel centro storico. Gli investigatori hanno elevato al massimo il livello di allerta, dopo una serie di raid nelle ultime ore. Sospettano collegamenti tra i diversi episodi.
La pace fra i Caldarelli e i reduci dei Marigliano al rione delle Case Nuove è durata pochi giorni. I Mazzarella avevano lanciato l’ultimatum: basta scontri, altrimenti le forze dell’ordine e la Procura accendono i riflettori sul quartiere Mercato (la loro roccaforte). Così non è andata. Di più. Gli inquirenti considerano i Marigliano indipendenti, ma sanno che dietro ci sono i Contini, acerrimi nemici dei Mazzarella. Ecco perché c’è il rischio che lo scontro si allarghi ai due ‘maxi cartelli’.
I Marigliano sono stati disarticolati da una maxi operazione con dieci arresti, tra cui Emmanuele Marigliano. Ma oggi ci sono i reduci, che – secondo le ultime informative della questura – sono arrivati ai ferri corti con i Caldarelli, che hanno base alle Case Nuove. In sostanza i reduci dei Marigliano vorrebbero che i Caldarelli lasciassero il rione. Da qui lo scontro frontale.
I Caldarelli hanno sempre avuto l’appoggio dei Mazzarella. I rapporti tra i Contini del Vasto e i Mazzarella del centro storico ora sono più tesi che mai, con un alto rischio di rappresaglie. La situazione rovente alle Case Nuove, dove è stato necessario l’intervento dei Mazzarella per scongiurare una nuova faida, ne è la prova. L’accordo per la tregua aveva portato a una calma apparente nel rione. L’escalation nel centro storico sembrava evitata in extremis per tutelare gli interessi di entrambi i clan, consapevoli delle conseguenze negative (indagini e controlli). Ma ora è tutto da rifare.

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