ROMA – Novità in arrivo per le pensioni. Il Governo aveva già annunciato di voler puntare sulle nuove assunzioni e di voler rendere più semplici i pensionamenti al fine di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Le aziende che decidono di avvalersi di questa possibilità devono presentare anche un progetto di formazione per consentire una riorganizzazione in chiave tecnologica. Inoltre deve essere presentato un dettagliato programma relativo alle nuove assunzioni che si intende effettuare. Scopriamo come funziona il maxi-scivolo per le imprese. Si tratta di una misura già depositata. Riguarda le imprese con più di mille dipendenti per il biennio 2019-2020.
La modifica
La nuova misura va a modificare la parte del Jobs act che riguarda i contratti di solidarietà espansiva. Questi dovrebbero essere sostituiti dai contratti di consultazione. Questi vanno firmati con i sindacati più rappresentativi e con il Ministero del Lavoro. Tra le possibilità ci sono quella di un maxi-scivolo per le grandi imprese per coloro che sono a non più di 84 mesi di distanza dalla data della pensione. Le pensioni interessate possono essere sia quella di vecchiaia che quella anticipata.
Cosa cambia
Con questa nuova misura, che potrebbe entrare a far parte della riforma pensioni, l’azienda può risolvere il rapporto di lavoro attraverso un’indennità mensile da liquidare anche in un’unica soluzione. Tale importo mensile deve essere calcolato in base all’assegno pensionistico lordo maturato dal lavoratore nel momento in cui cessa il contratto. Attualmente lo scivolo arriva a non più di 2-3 anni prima rispetto alla pensione dei lavoratori. Infatti per le imprese è molto costoso.
Il budget
Sta di fatto che è comunque una possibilità per le imprese di poter assumere nuovo personale e aggiornare anche le proprie tecnologie. Per la realizzazione di questa misura, che andrebbe ad aggiungersi alla riforma delle pensioni, sono previsti 30 milioni di euro per il 2019 e 40 milioni per il 2020.