Riforma giustizia, Colletti (ex M5S): “Si sbaglia sulla prescrizione. Il testo Cartabia è un passo indietro”

Il deputato Colletti ("L'Alternativa c'è", ex M5S): “Referendum? Mossa pericolosa”. Il componente della commissione contrariato dalla decisione del governo

NAPOLI – Approvata all’unanimità in Consiglio dei ministri la riforma della Giustizia del ministro Marta Cartabia. Il via libera è arrivato dopo una mediazione che ha consentito ai grillini di ottenere l’allungamento dei tempi processuali. Al di là dell’accordo raggiunto, resta la contrarietà di diversi parlamentari tra cui l’ex pentastellato, ora esponente di L’alternativa c’è e membro della commissione Giustizia, Andrea Colletti.

Onorevole, raggiunto l’accordo in Cdm sulla riforma della giustizia penale a firma Cartabia. Che ne pensa?
La proposta del ministro Cartabia, dal mio punto di vista rappresenta un passo indietro rispetto a quanto si era stato fatto dal M5S durante i governi Conte. Sulla prescrizione non ci siamo. Il rischio è di tornare al 2017 e alla prescrizione come intesa dall’allora guardasigilli Orlando. Mi sembra chiaro che a nessuno interessi realmente velocizzare i processi. Il problema in Italia, a differenza per esempio degli Stati Uniti, è che troppi processi vanno a dibattimento e troppo pochi si concludono prima. Così facendo l’obiettivo che ci viene imposto dal PNRR che è quello di ridurre i tempi della giustizia del 25% verrà mancato.

Crede che la riforma Bonafede sulla prescrizione fosse migliore?
La riforma del M5S sulla prescrizione è entrata in vigore da un anno e mezzo, per vederne gli effetti servivano almeno cinque anni. Dal mio punto di vista bisognava aspettare e verificare, nel caso rivederla per migliorare i processi e infine cambiarla.

Pur sapendo che il governo stava lavorando ad un testo proprio, in commissione Giustizia avete emendato il testo vecchio. Adesso che succede?
In commissione Giustizia abbiamo presentato gli emendamenti sapendo che erano inutili perché sarebbero arrivati quelli del governo. Io ne ho presentati una cinquantina. Comunque i lavori in commissione sono bloccati da un mese.

Il testo dovrebbe arrivare in aula il 23 luglio. Quali i tempi per l’approvazione definitiva?
Non so quale sarà la tempistica. E’ chiaro che siamo in ritardo considerato che la riforma era da approvare entro fine luglio e invece non siamo neanche alla discussione in commissione.

Lega e Radicali stanno raccogliendo le firme per i referendum sulla giustizia. Tra questi anche quello relativo alla riforma del CSM. Un’iniziativa utile a fare da pungolo al Parlamento che sulla giustizia non riesce a fare considerevoli passi in avanti da decenni?
Per me i referendum che si vogliono promuovere non solo sono inutili, ma anche pericolosi per chi volesse far funzionare realmente il sistema giustizia. Per quanto riguarda il CSM vogliono modificano solo una norma minuscola mentre andrebbe riformato tutto il Csm per eliminare il controllo politico e il correntismo. Oltre un anno fa avevo presentato una proposta di modifica che sarebbe stata dirompente. Era quella che prevedeva il sorteggio temperato. Uno strumento che toglierebbe le nomine dalle mani delle correnti dei magistrati e quindi anche della politica. Per tutte queste ragioni il referendum non serve a nulla ed è solo un’operazione di marketing.

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