NAPOLI – Cambiano gli assetti dei clan, dopo decenni di convivenza forzata al rione Luzzatti nel quartiere Poggioreale. I Mazzarella lasciano campo libero ai Contini per “manifesta inferiorità numerica e militare”. Per usare parole degli investigatori. Ma serve anche per evitare uno scontro armato (oggi probabile, a causa della disparità di forze). Quando si è meno solidi, si è più esposti alle sortite dei rivali. Così è iniziata una lenta emigrazione dei capi dei Mazzarella: si stanno trasferendo fisicamente in altri quartieri (in particolare nel centro). Non tutti ovviamente, ma è un fenomeno ‘attenzionato’ da Procura e forze dell’ordine. Anche perché i ‘sangiovannesi’ sono tornati in auge dopo la pandemia. Ma questa migrazione ora potrebbe creare tensioni con le famiglie malavitose in altri rioni. Alcuni ras si trasferiscono nei vicoli di Forcella, un tempo regno dei Giuliano (al riparo dai nemici). Ma altri potrebbero prendere strade diverse, pestando i piedi a qualche boss. Altri ancora sono andati ad abitare a San Giovanni, dove c’è lo zoccolo duro della cosca. Qui i Mazzarella sono ancora robusti e dettano ‘legge’.
A Poggioreale la situazione è diversa. Al rione Luzzatti ci sono i ‘colonnelli’ dei Contini, un clan inserito nell’Alleanza di Secondigliano, con i Mallardo di Giugliano e i Licciardi della Masseria Cardone. Un cartello criminale a tutti gli effetti. Pure i Mazzarella hanno ramificazioni in diversi quartieri. Sono quelli al momento che si muovono di più. Di recente gli investigatori hanno raccolto elementi per ritenere che i ras stessero pianificando la riorganizzazione della cosca. Proprio a Poggioreale: summit nel rione Sant’Alfonso, il cosiddetto ‘Connolo’. Non è un caso che i ras oggi si facciano vedere in strada molto più spesso. Lo raccontano le cronache negli ultimi giorni. Ma al rione Luzzatti per i clan non è mai stata semplice la convivenza. Lo sanno bene gli inquirenti e le forze dell’ordine. Si può dire che sul lato opposto della strada ci sono i potenti Contini, che qui hanno da sempre un avamposto. Si guardano dai balconi. Entrambi bravi a non pestarsi i piedi. Fino ad oggi. Ma ora – stando alle ultime informative della polizia – i Mazzarella hanno abbandonato il campo per ‘manifesta inferiorità’. I Contini sono meglio radicati e organizzati, almeno in questa parte della città. E sarebbe difficile anche spartirsi gli affari illeciti: meglio puntare su altre zone. Ora il quartiere Mercato è finito sotto ai riflettori degli inquirenti. E’ una area ricca di commercio, che da sempre fa gola ai clan. E anche qui ci sono interessi dei Contini e dei Mazzarella per le estorsioni. Poco tempo fa gli agenti in uno stabile abbandonato in vico Zite a Lavinaio hanno trovato, tra cumuli di spazzatura, una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa, 38 proiettili di diverso calibro. L’arma era pronta all’uso. E’ il primo segnale, che ha fatto scattare l’allerta delle forze dell’ordine. I clan tornano alle armi. E nelle stesse ore un’altra pattuglia ha intercettato un commando, che stava trasportando un carico di armi, o droga in via delle Repubbliche Marinare nel cuore della notte. La vettura viaggiava a velocità sostenuta. E questo aveva insospettito i poliziotti: hanno subito intimato l’alt. Ma la macchina ha accelerato: andata a tutto gas. Si sono lanciati all’inseguimento, ma il guidatore è abile ed è riuscito a tenere testa alla Volante per chilometri con una Fiat Panda. Una folle corsa fino ad Afragola, dove hanno abbandonato l’utilitaria e sono scappati a piedi. Ma nella fuga hanno abbandonato diversi oggetti, che gli agenti non sono riusciti a recuperare. Sospettano che nelle buste ci fossero pistole, destinate alle palazzine a Poggioreale. La Panda è intestata a una ditta slovena. E’ in uso a un incensurato, che al momento è irreperibile.