Rione Savorito, blitz della Polizia: scoperti oltre 3 kg di droga e munizioni. Il “tesoro” dei clan nascosto nei muri

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Operazione della polizia
Operazione della polizia

CASTELLAMMARE DI STABIA – Un altro duro colpo assestato alla criminalità organizzata che controlla le piazze di spaccio dell’area stabiese. Nel pomeriggio di ieri, 6 dicembre 2025, un’operazione mirata condotta dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato di Castellammare di Stabia ha portato al rinvenimento di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti e munizioni nel cuore del Rione Savorito, una delle zone più complesse e da tempo sotto la lente degli investigatori.

L’intervento si inserisce nel quadro dei servizi straordinari di controllo del territorio, predisposti dalla Questura di Napoli per contrastare con fermezza i fenomeni legati al traffico di droga e alla detenzione illegale di armi, piaghe che affliggono numerose aree della provincia. Stavolta, l’attenzione dei poliziotti si è concentrata su uno stabile situato in Traversa Lattaro, un dedalo di palazzine popolari dove la criminalità cerca spesso di mimetizzare le proprie attività illecite.

Dopo aver cinturato l’area, gli agenti hanno proceduto a una perquisizione meticolosa dell’edificio. L’esperienza e il fiuto investigativo li hanno guidati verso nascondigli insospettabili, ricavati ad arte per eludere eventuali controlli. Il primo, significativo ritrovamento è avvenuto all’interno di un’intercapedine del ballatoio comune. Celati dietro una parete apparentemente solida, i poliziotti hanno scoperto un vero e proprio deposito di droga. Ma non era finita lì. Un’ulteriore ispezione ha permesso di individuare un secondo nascondiglio nel vano sottoscala, un altro classico utilizzato dai “custodi” della droga per occultare la merce.

Complessivamente, il sequestro ammonta a oltre 3 chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, a testimonianza di un’offerta diversificata per accontentare ogni richiesta del “mercato”. Il carico era composto da panetti di hashish, dosi di cocaina purissima pronta per essere tagliata e venduta, e sacchi di marijuana. Un assortimento che, una volta immesso sulla piazza, avrebbe fruttato decine di migliaia di euro alle casse dei clan.

Oltre alla droga, il ritrovamento di materiale accessorio ha confermato che non si trattava di un semplice deposito, ma di una base logistica pienamente operativa. Sono stati infatti sequestrati due bilancini di precisione, indispensabili per pesare e suddividere le dosi, e abbondante materiale per il confezionamento, segno che l’attività di preparazione era in pieno svolgimento.

L’elemento più inquietante, tuttavia, è rappresentato dal rinvenimento di sette cartucce marca GLF, munizionamento comune per pistole semiautomatiche. Un dettaglio che conferma la pericolosità dei gruppi criminali attivi nella zona e la loro prontezza a difendere con le armi i propri traffici illeciti. Le indagini ora proseguono senza sosta per identificare i responsabili del deposito e risalire la filiera criminale, nel tentativo di assicurare alla giustizia non solo i “custodi” del carico, ma anche i vertici dell’organizzazione. Questo maxi-sequestro rappresenta un segnale forte della presenza dello Stato in un territorio difficile, riaffermando che non esistono zone franche per la criminalità.

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