Rione Traiano, guerra tra i Cutolo e i Puccinelli

NAPOLI – Rione Traiano in fibrillazione. Guerra di nervi tra il clan Cutolo del viale Traiano e i Puccinelli di via Orazio Coclite. Rotta la tregua dopo una violenta lite nelle palazzine popolari tra i colonnelli delle due ‘paranze’. Da alleati a nemici. Gli investigatori hanno accertato che gli equilibri sono saltati negli ultimi giorni. E adesso cercano informazioni in via confidenziale, per capire le prossime mosse.
Soffiano venti di guerra, perché fino a poco tempo fa i Cutolo-Petrone e i Puccinelli andavano d’accordo. Si erano spartiti il rione Traiano e coabitavano senza sconfinamenti e pericolose sovrapposizioni. Ora tutto è cambiato e può succedere di tutto. Se le batterie in moto delle due fazioni si incrociano in strada, si rischiano rappresaglie. Quello che accade nelle ultime ore nelle palazzine popolari. Gli inquirenti hanno adottato le prime contromisure e intensificato i pattugliamenti nelle roccaforti delle cosche: in via Orazio Coclite e in viale Traiano. Qui sono stati predisposti servizi mirati, anche in borghese. L’obiettivo è monitorare l’area, ma anche recuperare informazioni in via confidenziale, utili alle indagini.
I Puccinelli vengono dalla lunga guerra contro i Grimaldi e hanno perso terreno. Poi le inchieste e decine di arresti hanno fatto il resto. Negli ultimi mesi hanno provato a riorganizzarsi. Oggi in via Marco Aurelio sono rimasti solo una costola dei Puccinelli e i Cutolo.
Nell’ultimo periodo i Cutolo si sono rafforzati dopo importanti scarcerazioni. Altra storica roccaforte è in via Marco Aurelio, nelle palazzine della ‘44’. Qui il gruppo, un tempo guidato da Salvatore Cutolo detto borotalco, non intende fare passi indietro. E tiene la linea difensiva, respingendo gli attacchi dei Puccinelli. Ma non è sempre stata guerra totale.
Il pentito Gennaro Carra, ex colonnello dei Cutolo, ha spiegato agli inquirenti i rapporti del suo gruppo con i Puccinelli-Petrone. Insomma era necessario da subito trovare un accordo, per evitare una faida. Poi scissioni violente, ma anche vendette trasversali al rione Traiano e non solo. Sono questi gli aspetti principali sui si è concentrato Gennaro Carra, diventato collaboratore di giustizia nell’agosto del 2019. Il collaboratore di giustizia ha innanzitutto ricostruito le fasi iniziali della sanguinosa scissione che nell’estate del 2016 ha funestato le strade di Soccavo. Una scissione dal clan Puccinelli-Petrone.
Carra è noto alle cronache giudiziarie anche per essere il genero del capoclan Salvatore Cutolo.

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