NAPOLI – Qualcuno ha dato fuoco a un appartamento al terzo e ultimo piano di una palazzina in via Marco Aurelio al rione Traiano. Proprio in questa strada pochi giorni fa gli abitanti si erano ribellati agli spacciatori. Sul posto domenica pomeriggio sono arrivati d’urgenza polizia e vigili del fuoco. Gli agenti hanno avviato i rilievi, insieme alla Scientifica. Mentre i pompieri hanno esaminato la palazzina palmo a palmo.
Non ci sono feriti. Solo tanto spavento per i residenti, che avevano allertato le forze dell’ordine dopo aver visto il fumo uscire dall’appartamento all’ultimo piano. La casa è disabitata.
Le indagini
Gli investigatori hanno parlato a lungo con le persone, che abitano nel fabbricato, per raccogliere i primi elementi per le indagini. Non solo. Poco più tardi hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza. L’obiettivo è raccogliere il maggior numero di elementi, per capire cosa sia successo domenica pomeriggio in via Marco Aurelio. Nel cuore del rione Traiano. L’ipotesi a caldo degli investigatori è una intimidazione: qualcuno potrebbe aver lanciato un avvertimento. A chi? E perché? La Procura già giorni prima aveva acceso i riflettori sulle palazzine, quando un gruppo di abitanti aveva reagito a muso duro all’apertura di una nuova piazza di droga nell’isolato: non qui davanti a centinaia di famiglie e bambini.
Nervi a fior di pelle
Il gruppo di volenterosi era stato minacciato e allontanato in malo modo. Insomma i nervi sono a fior di pelle. E l’incendio nell’appartamento non aiuta a raffreddare la tensione. Sul caso ci lavorano gli specialisti della squadra mobile della questura e del commissariato San Paolo. Di sicuro gli agenti hanno intensificato i pattugliamenti e i controlli mirati in via Marco Aurelio. Qui sono state disposte anche verifiche in borghese. La polizia vuole militarizzare il territorio, anche per far sentire la presenza dello Stato ai cittadini. L’altro ieri da qui era stato lanciato l’ultimo appello-Sos: “Alla rotonda del viale Traiano c’è un terreno abbandonato, dove oltre alla spazzatura, arrivano tossicodipendenti a fare uso di eroina”. Poi accade di tutto. Anche in pieno giorno. “Ci sono momenti, che si spogliano nudi. Non è più una situazione sostenibile”. E’ segno che serve un cambio di passo.
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