Si stava spegnendo. La trattativa sul futuro governo dem-grillino era arrivata ad un punto morto, proprio mentre ha preso il via il secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica. A riaccenderla è stata la presidenza del Consiglio. Palazzo Chigi ha fatto sapere che mai il Movimento 5 Stelle aveva chiesto per Luigi Di Maio il Viminale.
Alle 18 è iniziata una riunione tra i capigruppo di Pd e Cinque Stelle. I dem, però, mettono le cose in chiaro: ministero degli Interni a parte, ri-affidare il ruolo di vicepremier al politico di Pomigliano d’Arco è fuori discussione: “Non è possibile”. Sul Conte-bis, invece, sembra che il centrosinistra abbia dato il suo sì definitivo.
Dopo i segnali di distensione lanciati dal Pd, ha preso il via anche la cabina di regia per affrontare i nodi dell’accordo con i grillini: tra i presenti all’incontro il segretario Zingaretti, il presidente del partito Paolo Gentiloni, Andrea Orlando e Paola De Micheli, i capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio e le due vicepresidenti dell’assemblea Debora Serracchiani e Anna Ascani.
La direzione, invece, si riunirà domattina alle 10.