Rissa alla Camera sull’autonomia differenziata, Cangiano: “Ero lontano da Donno”

Il deputato Gimmi Cangiano

Pugni, calci e spintoni. E’ finita così alla Camera la seduta di ieri sull’autonomia differenziata. Tutto è iniziato con una protesta organizzata dalle opposizioni. I deputati di Pd, M5S, Avs, Iv e Azione si sono alzati in piedi e hanno sventolato le bandiere tricolori, cantato l’inno d’Italia e urlato “vergogna”. In risposta anche i deputati di FdI hanno intonato l’inno. Lorenzo Fontana ha provato a calmare gli animi: “Colleghi per cortesia, capisco che le Europee sono vicine, vi chiedo di collaborare”. La protesta, però, è andata avanti. Le opposizioni hanno cantato ‘Bella ciao’, il deputato leghista Domenico Furgiuele si è alzato in piedi e ha incrociato le braccia. “Ha fatto il segno della Decima Mas”, hanno accusato dai banchi delle minoranze e iniziato a urlare “Fuori, fuori”. Fontana è andato al ‘var’, ha guardato i video e ha espulso il parlamentare del Carroccio. Non era finita. La situazione è precipitata quando il deputato M5S Leonardo Donno ha provato a consegnare una bandiera dell’Italia al ministro dell’Autonomia Roberto Calderoli. Alcuni parlamentari della destra si sono messi in mezzo e parte la rissa.Igor Iezzi ha colpito Donno con dei pugni ripetutamente sulla testa – hanno riferito da sinistra – ed è stramazzato a terra”. Il deputato M5S è stato portato via dai paramedici in sedia a rotelle e anche un commesso finisce in infermeria colpito al volto e all’addome. Seduta ancora sospesa. Fontana ha convocato la capigruppo e, sconsolato, ha ammesso: “Si sono picchiati, ora vedremo i video”. Si è tornati al var. “Sono crollato a terra dopo un pugno, non riuscivo a respirare. Mi sono spaventato. Mi hanno aggredito Iezzi, Mollicone, Amich e Cangiano”, ha detto Donno a La7. I diretti interessati hanno smentito. Il casertano Gimmi Cangiano, chiamato in causa, si è difeso: “Il collega Donno evidentemente nel caos ha sbagliato persona. Dalle immagini si vede benissimo che mi sono avvicinato al parapiglia solo per togliere la bandiera che provocatoriamente lo stesso Donno voleva dare al ministro Calderoli. La mia posizione, dai video che circolano, è talmente lontana dal deputato 5stelle da non poter permettere alcuna aggressione”.

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