Rissa in piazza Dante tra i turisti: scontro tra due baby gang

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Rissa a Piazza Dante

NAPOLI – Mega rissa ieri notte con calci, pugni e l’uso di oggetti contundenti nel cuore di Napoli. La zuffa ha coinvolto decine di ragazzi, alcuni armati di coltelli. Fuggi fuggi nel cuore del centro storico tra passanti e turisti. Gli abitanti si dicono esausti e chiedono alle istituzioni misure ad hoc per la sicurezza pubblica: qui serve presidiare la piazza con una pattuglia fissa ogni sera. Non solo. I residenti hanno filmato la rissa con i cellulari, per dimostrare che la zona sia fuori controllo. Nel video si sentono alcuni giovani incitare alla violenza e all’uso dei coltelli. Poco più tardi sono arrivate le pattuglie della polizia. I ragazzi si sono allontanati in tutta fretta dalla piazza, qualcuno potrebbe essere rimasto ferito, spiegano gli abitanti. Le allarmanti scene di violenza hanno scosso il centro di Napoli, portando alla luce la crescente emergenza di ordine pubblico che attanaglia la città. L’ultimo episodio eclatante si è consumato in piazza Dante, un’area teoricamente tra le più presidiate dalle forze dell’ordine.

Il video amatoriale, diffuso in rete dal deputato AVS Francesco Emilio Borrelli, documenta la violenta rissa in cui si odono chiaramente urla,
rumore di vetri rotti e un grido d’allarme che ha gelato i presenti: “Ha un coltellino!”. L’episodio è avvenuto a meno di 24 ore di distanza dalla vile aggressione subita da un uomo sordomuto a Ischia Porto, dimostrando che la violenza non conosce più confini né orari. I cittadini denunciano senza mezzi termini come una “barbarie senza freni” e un’emergenza sociale in cui “in particolare i giovani e le persone più indifese, non possono frequentare liberamente piazze e zone di movida”.

Il deputato evidenzia una stridente contraddizione nella gestione della sicurezza cittadina. L’amministrazione comunale, infatti, ha recentemente varato un’ordinanza di chiusura anticipata e divieto di vendita d’asporto dopo le 22 in zone limitrofe, come il quadrilatero di Cisterna dell’Olio e vico Quercia. Paradossalmente, in queste ultime aree, i commercianti lamentano l’assenza storica di rapine e aggressioni. Al contrario, la vicina piazza Dante – non colpita dall’ordinanza, ma dotata di un presidio fisso delle forze dell’ordine – continua a essere teatro di accoltellamenti, risse e pericoli (come scooter che sfrecciano tra la folla). Questo solleva interrogativi sull’efficacia delle misure adottate: da un lato, limitazioni che colpiscono zone relativamente tranquille; dall’altro, una violenza incontrollata proprio dove il controllo armato dovrebbe essere garantito. La “tutela a metà” della cittadinanza resta il punto centrale di una critica che chiede strategie più
mirate ed efficaci. Piazza Dante è il crocevia della movida nel centro storico, ora è finita al centro delle cronache non per la sua bellezza, ma per una preoccupante escalation di violenza, in particolare tra giovanissimi. Accade sempre più spesso nei fine settimana. I recenti episodi di risse sono sfociati più volte nell’uso di armi da taglio, trasformando la piazza in una zona ad alto rischio per la sicurezza dei ragazzi.

La dinamica più drammatica si è registrata nell’aprile e maggio scorsi, quando l’area è stata teatro di gravi accoltellamenti. In un episodio, un 14enne è stato ferito gravemente con ben nove fendenti durante una lite scoppiata per futili motivi. In un altro caso, un coetaneo è stato sottoposto a fermo per tentato omicidio, accusato di aver attirato un altro ragazzo in piazza per un “chiarimento” che si è concluso con un’aggressione a coltellate. Questi attacchi non sono incidenti isolati, ma il riflesso di un fenomeno più ampio: la facilità con cui i minori portano armi bianche per “autodifesa” o per imporre la propria autorità, come emerso da diverse inchieste giornalistiche.

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