NAPOLI – Un lungo viaggio durato quasi mezzo secolo si è concluso ieri con un importante ritorno a Napoli: “L’Immacolata Concezione”, il prezioso dipinto trafugato nel lontano maggio del 1978 dalla Chiesa di San Gennaro nel Real Bosco di Capodimonte, è stato finalmente restituito alla collettività partenopea.
L’opera, un olio su tela di grande pregio attribuito alla scuola solimenesca e riconducibile al pittore Jacopo Cestaro, allievo di Francesco Solimena, ha fatto ieri il suo ritorno ufficiale nelle mani delle autorità locali, alla presenza delle istituzioni civili e religiose. Un evento atteso e di grande valore culturale, che suggella il lavoro meticoloso svolto dalle forze dell’ordine e dagli esperti d’arte impegnati per anni nel recupero di questo importante bene culturale.
Il Comandante del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale ha consegnato il dipinto, suggellando così la fine di una vicenda iniziata più di quattro decenni fa con il furto ai danni del patrimonio artistico napoletano.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, è stata portata avanti dai Carabinieri della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo TPC, che, attraverso approfonditi controlli e accertamenti sulle attività commerciali del settore antiquario, sono riusciti a individuare l’opera. Nel dicembre 2024, il dipinto è stato rintracciato mentre era esposto nella vetrina di un negozio antiquario nel centro storico di Roma.
A insospettire gli investigatori è stato lo stile e la tecnica pittorica, caratteristici della scuola napoletana del Settecento, che ha immediatamente suggerito l’ipotesi di un bene sottratto. Attraverso uno studio minuzioso e la consultazione della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti — il più grande archivio mondiale che censisce oltre 6 milioni di opere — i Carabinieri hanno confermato la corrispondenza con il dipinto rubato a Capodimonte. Fondamentali anche gli approfondimenti tecnici svolti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, che hanno validato l’autenticità e la provenienza del quadro.
Il quadro, affidato in vendita a un antiquario da un privato che lo aveva ereditato dalla madre devota, è stato restituito senza contestazioni. Il proprietario, appresa la sua origine furtiva, ha rinunciato alla proprietà con soddisfazione, consapevole dell’importanza di restituire un tesoro così significativo per i residenti del capoluogo partenopeo.