Rivolta degli ‘emergenti’ contro i Licciardi

I ribelli ora si sentono più forti militarmente e hanno sfidato i ‘colonnelli’

NAPOLI – Rivolta nel clan Licciardi e scatta il coprifuoco alla Masseria Cardone nel quartiere Secondigliano.
Le ultime informative delle forze dell’ordine sono da brivido. Gli ‘emergenti’ si ribellano alla vecchia guardia della cosca: hanno deciso di dire basta, ora i capi saranno messi ai margini. Almeno così sperano. Vogliono una gestione autonoma: cioè essere indipendenti, ma usare il nome dei Licciardi. Non è semplice, perché la cupola ha già detto ‘no’. Loro si dicono pronti anche allo scontro frontale con i colonnelli fedeli ai boss. I Licciardi schierano una catena di comando di primo ordine. Non sarà facile ottenere l’indipendenza.

Secondo gli inquirenti, c’è un nocciolo duro, il gruppo della vecchia guardia, che un tempo era formato da personaggi come Pietro Izzo, Renato Esposito, Paolo Abbatiello e Maria Licciardi. Difficile mettere da parte il gruppo storico – spiega un investigatore esperto – ma in questo momento particolare gli emergenti si sentono più forti e meglio organizzati, anche militarmente. Così per la prima volta si registrano tensioni e raid armati nel bunker della cosca alla Masseria Cardone. Non era mai successo.

Ecco perché in queste ore colonnelli e nuove leve non si vedono in giro alla Masseria. E’ calato il coprifuoco, quasi certamente perché c’è insicurezza. Si registra fibrillazione e potrebbero essere saltati gli schemi. Pochi giorni fa c’è stata una ‘stesa’ in via Regina Margherita, parliamo di una zona considerata la roccaforte dei Licciardi. Non si era mai visto un fatto del genere.

Chi può attaccare il bunker del clan inserito nell’Alleanza di Secondigliano? Da qui l’ipotesi che fosse una rivolta interna: un’azione degli emergenti, per dire basta alla cupola. Da oggi la voce grossa la facciamo noi: più o meno questo doveva essere il messaggio.

Sempre secondo le informative delle forze dell’ordine, non c’è stata risposta alla rappresaglia armata. Almeno fino a oggi. E’ il segno che la vecchia guardia teme uno scontro in campo aperto con gli emergenti. Comunque non vuole una battaglia, che potrebbe portare a una scissione, o allo sfaldamento della cosca.
Intanto gli inquirenti osservano con molta attenzione la situazione. Non solo loro. Anche i rivali dei Licciardi.

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