LOS ANGELES (LaPresse/AFP) – Il cambiamento sta per travolgere gli Oscar. Ad annunciarlo è stata la stessa Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che organizza ogni anno i premi del cinema a fine febbraio. Una scelta dovuta, certamente, alla necessità di rimettersi sotto una buona luce per guadagnare ascolti. Drammaticamente in calo negli ultimi anni. E sottrarsi alle accuse di elitarismo ricevute.
La rivoluzione degli Oscar: nuova strategia e format più breve
Ecco così l’arrivo di una nuova strategia. Innanzitutto la riduzione della durata dello show. Il 4 marzo scorso lo spettacolo ha sfiorato le quattro ore, registrando il record negativo con 26,5 milioni di spettatori. Per il 2019, quindi, gli organizzatori hanno intenzione di ridurre il galà a tre ore, rendendolo “più accessibile”. Uno dei metodi per contrarne la durata sarà l’inserimento di alcuni premi durante le pause pubblicitarie televisive, ha spiegato il presidente dell’Academy John Bailey. Dei rapidi estratti di queste premiazioni saranno poi condensati e trasmessi durante la diretta.
Un nuovo premio
Non solo. Per attrarre ancora più pubblico e dimostrare di non essere un’istituzione ‘snob’, gli Academy hanno deciso di istituire un nuovo premio. Si tratta dello ‘Outstanding achievement in popular film’. Ossia la pellicola che si è maggiormente distinta fra i ‘film popolar’. Quali saranno i criteri di scelta e chi potrà concorrervi, ancora non è dato saperlo.
L’anticipo della data
Ultima novità, l’anticipo dell’Oscar ad inizio anno. Se per il 2019 la data è già fissata al 24 febbraio, dal 2020 si svolgerà ben prima. Rimarrà la domenica come giorno della settimana, ma sarà il 9 febbraio. Gli osservatori del settore, infatti, si sono più volte lamentati del fatto che a volte la premiazione arrivasse addirittura due mesi dopo i Golden Globes. Rendendo la stagione dei premi hollywoodiani una vera e propria maratona di abiti, sfarzo e stress.
“Abbiamo ascoltato da molti di voi dei suggerimenti per effettuare miglioramenti necessari per mantenere rilevanti gli Oscar e l’Academy in un mondo che cambia. Il board ha preso molto seriamente i consigli”. Lo hanno scritto John Bailey e l’amministratore delegato Dawn Hudson in una lettera ai membri dell’Academy.