LOS ANGELES (gp) – Clamoroso alla Oracle Arena. I Golden State Warriors si inceppano sul più bello e gli Houston Rockets portano via la vittoria in gara-4 delle finali della Western Conference Nba. Il punteggio finale è 92-95, con una mostruosa prestazione difensiva dei texani nell’ultimo quarto dell’incontro. Ora la serie è sul 2-2 e Houston ha a favore la possibilità di giocare in casa l’eventuale settimo e ultimo atto della sfida.
Ultimo quarto difensivo da urlo dei Rockets
I campioni Nba in carica (che non perdevano in casa nei play-off dal 2016) hanno dominato per lunghi tratti la gara, trascinati dal solito Kevin Durant e da uno Steph Curry impressionate nel terzo quarto, come già avvenuto nella partita disputata 48 ore prima. I californiani sembravano in totale dominio dell’incontro, nonostante l’infortunio di Igoudala e la botta al ginocchio che ha frenato la prestazione di Klay Thompson. La partita sembrava bella che andata sull’82-70 Warriors. Poi, però, l’orgoglio della squadra di Mike D’Antoni è venuto fuori, insieme a una prestazione difensiva incredibile. Gli ospiti hanno concesso appena 10 punti in altrettanti minuti a Golden State nel momento decisivo della sfida, portandosi a casa una vittoria che riapre completamente i giochi.
Guerra di nervi in Texas
A fare la differenza anche la prova di un ritrovato Chris Paul, che aveva giocato malissimo gara-3. Insieme a James Harden ha sfoderato una prestazione notevolissima che ha tolto ritmo e fiato ai Warriors che, come ammesso da coach Steve Kerr, hanno finito la benzina nel finale. Ora è tutto aperto. Houston ha ritrovato entusiasmo e vincendo le due gare in casa può fare l’impresa di eliminare i campioni e andarsi a giocare le Finals con la vincente di Boston-Cleveland. Occhio all’orgoglio e al talento di Curry e compagni, però. In passato hanno saputo rimontare un 1-3 in finale di Conference e non si faranno certo spaventare dal 2-2 attuale. Di sicuro c’è che la prossima partita in Texas potrà dire moltissimo sul destino del duello Warriors-Rockets. Ora non si può più sbagliare.