FIRENZE – “La priorità del governo è sgomberare i campi rom? Su queste presunte priorità si stanno costruendo una piazza di consenso. Stanno anche alimentando rancori, odi che avvelenano il clima che portano non a essere rigorosi come dobbiamo e a dare giustizia verso chi sbaglia, ma a identificare gruppi, etnie: è una brutta storia”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, oggi a Firenze, a margine di un convegno.
Campi Rom, la linea di Rossi
“Noi – ha aggiunto Rossi – dobbiamo da una parte contrastare rimettendo in campo i valori e i principi della nostra Costituzione e dall’altra dobbiamo far anche emergere le questioni vere: il Paese non cresce e arretra dal punto di vista economico, le previsioni non tengono, il Pil viene corretto dall’1% allo 0,2 e speriamo che basti. E si torna a parlare di nuovo di tagli”.
Investimenti e sviluppo per rilanciare l’Italia
Per il governatore della Toscana la proposta per rilanciare il Paese, per lo sviluppo e l’equità, prevede “investimenti, investimenti, e ancora investimenti pubblici e privati. Occorrono politiche sociali per sanità, scuola, università, ricerca. Per finanziare tutto questo occorre la lotta dura all’evasione fiscale, occorre anche una patrimoniale della quale è giusto parlare oltre una certa soglia di ricchezza, oltre 200 mila euro, oltre i patrimoni che superano il milione. Chi ha di più è giusto che dia una mano a risollevare il Paese”.
Il ruolo del centrosinistra
Conclude poi il governatore: “Non può essere che ancora una volta a pagare siano i ceti medio-bassi, i lavoratori, i giovani e i grandi servizi pubblici che già vengono da un decennio di tagli ed è evidente non sopporterebbero ulteriori tagli, ristrettezze”. Secondo Rossi, il centrosinistra deve affrontare questi problemi e “fare proposte coraggiose” e non “aspettare che il centrodestra e il Movimento 5 Stelle implodano”.
(LaPresse)