ROMA – Nel corso dei serrati servizi posti in atto dal IX Distretto Esposizione, finalizzati a prevenire e contrastare i reati a danno degli autisti delle vetture Atac e il loro danneggiamento, il 13 ottobre scorso, i poliziotti hanno individuato e successivamente bloccato 6 giovani (di cui 5 minorenni e 1 maggiorenne) ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di furto aggravato, minaccia aggravata ed interruzione di pubblico servizio.
Particolare attenzione è stata rivolta dagli agenti, nel corso del servizio posto in essere con abiti civili e con autovetture di colori di serie, al quadrante Laurentino 38 coperto dalla linea 723. Nel corso dell’attività, a seguito di una segnalazione arrivata al 112 di un’aggressione da parte di 6 giovani all’autista della linea 723, minacciato anche di morte, gli agenti dopo aver fatto con 2 pattuglie il primo intervento, raccogliendo le prime informazioni, hanno iniziato immediatamente un servizio di osservazione, lungo la tratta interessata dalla linea 723, alla ricerca dei 6 giovani. Li hanno così visti salire sull’autobus all’altezza di Via Tommaso Marinetti, direzione Via Laurentina angolo Via Guareschi. Accortisi della presenza dei poliziotti i ragazzi alla fermata via Tommaso Marinetti, altezza via Clemente Rebora, hanno provato ad allontanarsi, senza riuscirci, scendendo repentinamente dal mezzo. Che si trattasse degli stessi ragazzi responsabili dell’aggressione e delle minacce lo hanno avvalorato due elementi, il primo la loro perfetta corrispondenza alle descrizioni fornite dalla vittima, il secondo, invece, il fatto che la stessa vittima, transitando nel luogo dove gli agenti stavano effettuando il controllo, li abbia riconosciuti senza ombra di dubbio come i responsabili. Durante le verifiche dei poliziotti uno dei ragazzi ha fatto cadere in terra, cercando di occultarlo con il piede sotto un’autovettura parcheggiata, un martelletto frangi vetro, in dotazione alle vetture Atac; lo stesso martelletto di cui gli agenti hanno poi riscontrato l’assenza nella parte posteriore dell’autobus dal quale erano appena scesi. Al termine delle operazioni di rito tutti i giovani sono stati deferiti all’autorità giudiziaria e i minori riaffidati ai genitori. Proseguono sia le indagini per verificare se gli stessi ragazzi siano responsabili di altri analoghi episodi, che tutti i controlli volti a prevenire e reprimere analoghe condotte.
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