Roma, Anzaldi (Pd): “La Burocrazia chiude i ristoranti ma dalla Raggi solo silenzio”

"Al centro di Roma i ristoranti chiudono, i lavoratori vengono licenziati per un'assurdità burocratica".

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – “Al centro di Roma i ristoranti chiudono, i lavoratori vengono licenziati per un’assurdità burocratica. Il rischio paventato dagli esercenti, che con i deputati romani del Pd Giachetti e Nobili avevamo raccolto alcune settimane fa in un incontro con la Fiepet, chiedendo l’immediato intervento della sindaca Raggi, è diventato realtà. Ieri un ristorante a gestione familiare di tradizione decennale ha chiuso, privato dei tavoli all’aperto da un giorno all’altro. Altri seguiranno. E il Comune tace, se ne disinteressa, mentre le serrande si abbassano”. Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.

L’accusa

“In quale altra città, attività economiche cinquantennali – prosegue Anzaldi – vengono costrette alla chiusura per l’applicazione sbagliata di un principio giusto? Invece di colpire i furbi, vengono colpiti tutti. Invece di combattere tavolino selvaggio, si combatte tavolino e basta. Forse in un contesto economico diverso, il provvedimento preso dall’amministrazione avrebbe potuto avere esiti diversi, ma oggi appare un totale fallimento. Purtroppo un disastro annunciato, nel silenzio di chi ha responsabilità amministrative. Perché non si è agito per tempo? A che serve annunciare solo oggi tavoli di confronto, quando gli esercenti li chiedono da mesi?”.

LaPresse

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