Roma (LaPresse) – I Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. E’ stata emessa dal Tribunale di Civitavecchia nei confronti di un 51enne romano. E’ ritenuto il responsabile della rapina all’ufficio postale di Bracciano dello scorso mese di luglio. Nello specifico, il 51enne – con un passato da guardia giurata – con il volto travisato da un berretto ed armato di coltello e pistola, fece irruzione nell’ufficio postale. Dopo aver minacciato il direttore puntandogli il coltello alla gola, gli ordinò di consegnargli il denaro contenuto nelle casse e nel “caveau”.
Necessari due mesi per scovare il colpevole della rapina
A seguito dell’iniziale resistenza da parte della vittima, il rapinatore lo colpì più volte con il coltello. Ferendolo alle braccia e al volto e riuscendo ad impossessarsi della somma di 31.000 euro circa. Per poi darsi alla fuga a bordo di una Ford Focus di colore grigio, senza la targa posteriore. L’attività investigativa è stata immediatamente avviata dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Bracciano e coordinata dal Sostituto Procuratore presso la Procura di Civitavecchia – Dott. Mirko Piloni. Ha permesso di ricostruire fedelmente i movimenti del reo, sia nella fase di avvicinamento al luogo del delitto, sia durante la successiva fuga dopo il colpo.
Di fondamentale importanza sono stati l’attenta analisi del traffico telefonico e la visione dei sistemi di videosorveglianza insistenti sul Comune di Bracciano e su tutta l’area provinciale di Roma-Ovest. In particolare, è emerso che il rapinatore, poco prima di effettuare il colpo, sostò alcuni minuti in un bar poco distante dall’ufficio postale. Per osservare l’obiettivo in modo indisturbato e senza sollevare sospetti. Pertanto, l’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative, ha disposto nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Ritenuta proporzionata ed adeguata all’entità e gravità dei fatti. Per il 51enne, si sono aperte le porte del carcere di Regina Coeli.