Roma, 21 apr. (LaPresse) – Sono stati gli investigatori del commissariato Casilino ad arrestare, nel giro di 72 ore, in 3 diverse circostanze, 3 spacciatori a Tor Bella Monaca. Il primo a finire in manette è stato G.G., romano di 20 anni: insospettiti dagli strani movimenti intorno al box e alla cantina del ragazzo, gli agenti della Polizia di Stato hanno organizzato servizi di appostamento durante i quali hanno visto noti tossicodipendenti della zona prendere contatti col giovane. Chiamata in ausilio l’unità cinofila antidroga, gli investigatori si sono presentati alla porta del pusher che è apparso subito nervoso: all’interno dell’armadio, in una cassettina metallica, c’erano 335 euro; altri 250 erano nella tasca di uno smanicato e, sempre in quell’armadio, erano nascosti 1 coltello con lama sporca di hashish, 1 foglio riportante nomi e cifre, 1 bilancino elettronico ed un rotolo di cellophane per il confezionamento delle dosi, il tutto riconducibile all’attività di spaccio.
Grazie al fiuto del cane Condor poi, i poliziotti hanno scovato circa mezzo chilo di hashish: 4 panetti erano in cantina mentre altri 2 erano nel box auto. Il giorno seguente la stessa sorte è toccata a J.O., polacco di 23 anni, “pizzicato” a vendere cocaina: addosso aveva 4 dosi e 280 euro, di cui non ha saputo dare contezza; al compratore è stata contestata la sanzione amministrativa.
L’ultimo a finire nella rete degli stessi instancabili investigatori, è stato un romano di 32 anni: contattato da alcune persone, l’uomo è stato visto ricevere denaro da queste, allontanarsi per qualche minuto e, una volta tornato, consegnare “qualcosa” agli stessi. I.F. aveva, nelle tasche dei pantaloni 520 euro, probabile provento della sua illecita attività; nel luogo in cui era andato a prendere le dosi invece, era nascosta una scatola metallica contenente 19 dosi di eroina.