ROMA – “Per ma la situazione è più o meno la stessa da 8 mesi: giro tutti i municipi, in particolari quelli un po’ più esterni che sono in condizioni pietose, faccio delle proposte per gestire i grandi problemi, compongo una lista civica e vado alle elezioni. Non so gli altri, perché mi pare più complesso”. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma nel corso di ‘Forrest’ su Rai Radio1. “Io con grande chiarezza ho detto che penso di arrivare al secondo turno e vincere, altrimenti non farei tutto questo. Però se così non fosse, e ci fosse Gualtieri, io gli darei una mano, ci mancherebbe, ma perché non dovrei farlo? – aggiunge -. Certamente col Pd dovremmo fare un patto per dire: chi arriva al secondo turno viene supportato dall’altro. Invece mi pare che il Pd il patto lo abbia fatto col M5S, e secondo me è un grave errore perché io non ci credo che gli elettori dem voteranno Raggi”.
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