ROMA (LaPresse) – Circa 8 milioni 500mila euro di evasione della tassa di soggiorno. E’ quanto emerge dagli accertamenti in materia fiscale della polizia locale di Roma Capitale nei primi sei mesi del 2019. Le verifiche portate avanti dal reparto specializzato dell’Unita Gruppo Sicurezza Sociale Urbana (GSSU) su alberghi e strutture extra-alberghiere. Quali bed & breakfast e affittacamere, hanno interessato diversi quartieri della città, con particolare attenzione per le zone a maggiore richiamo turistico come il Centro Storico.
Questa attività di controllo, che si è svolta anche tramite approfondite analisi incrociate di documenti, bilanci e conti correnti, ha permesso di recuperare la maggior parte delle somme non versate. Già rientrate nelle casse del Comune. A seguito degli accertamenti eseguiti dagli agenti, sono state denunciate 28 persone per il reato di peculato. In quanto responsabili di essersi appropriati indebitamente di denaro appartenente ad altri, nel caso specifico all’amministrazione capitolina.
Ulteriori accertamenti sono in corso in altri quadranti della Capitale.