ROMA – Giorgia Meloni tira la volata ad Enrico Michetti. In diecimila, questo il dato fornito dagli organizzatori, si ritrovano in Piazza del Popolo per la manifestazione dove la leader di Fratelli d’Italia lancia l’uomo da lei scelto per guidare la Capitale nei prossimi cinque anni. L’avvocato amministrativista che ai confronti con gli altri candidati preferisce “stare in mezzo alla gente” perché “deve farsi conoscere e votare”. Ma, spiega ancora, “è molto più facile far conoscere una persona capace che far diventare capace una persona conosciuta”. E, a dire di Meloni, la bravura di Michetti è nota ai suoi rivali che “per questo tentano di denigrarlo”.
Con il ‘tribuno’ radiofonico Fdi si gioca tanto ma la convinzione di aver fatto la scelta giusta, come testimoniato pure dai sondaggi che al primo turno lo danno in testa in maniera unanime, cresce di giorno in giorno. “Roma è una macchina complessa che va guidata da una persona che sa come farla marciare”, dichiara ancora Meloni. Non “Michetti chi lo ha visto” ma “l’unica alternativa” al trio degli inseguitori Raggi-Gualtieri-Calenda. “Votare l’uno o l’altro è lo stesso, torneranno tutti insieme”, dice sicura dal palco nel corso del suo lungo intervento.
La promessa di Michetti in caso di vittoria è quella di riportare la Capitale agli antichi fasti trasformandola in una città “pulita, efficiente e sicura”. “E se Roma torna ad essere Roma non ce n’è per nessuno”, aggiunge arringando la folla. Per il candidato di centrodestra Roma non può “vivacchiare” in una continua battaglia “contro le buche, i cassonetti pieni e gli autobus in fiamme”. Un restyling che deve partire dalle periferie dove l’obiettivo è quello di portare “lavoro, servizi, cultura, verde pubblico”.
Se Michetti preferisce mantenere un profilo più operativo Meloni gioca volentieri quello politico. Le stilettate arrivano per tutti ma in particolare per Virginia Raggi che “fra cinghiali e topi invece della sindaca ha fatto la zoologa, potrebbe fare il direttore del Bioparco” e “meno male che non si può spostare il Vaticano altrimenti perdevamo pure il Giubileo…”. Un vero e proprio fuoco di fila al quale la sindaca risponde invitando Meloni a un confronto pubblico “se Michetti non se la sente”. Acque sempre più agitate a due settimane dal grande scontro nelle urne.(LaPresse)