ROMA – Il 27 gennaio 1945, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ha fatto conoscere al mondo e alla storia questo abisso della civiltà. Lo sterminio del popolo ebraico, dei Sinti e Rom, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova e l’eliminazione dei deportati militari e politici nei campi nazisti. Anche quest’anno la Casa della Memoria e della Storia conferma il suo ruolo di primo piano a Roma per le celebrazioni intorno al “Giorno della Memoria”, il 27 gennaio. Istituito nel 2000 dal Parlamento Italiano proponendo, da oggi al 1 febbraio, un ricco e diversificato programma di attività. Con presentazioni di libri, proiezioni, spettacoli dal vivo , letture, testimonianze, conferenze, laboratori e, fino al 1° febbraio, la mostra “Don’t kill -1938” con opere di Fabrizio Dusi.
Gli eventi realizzati, con il prezioso e significativo apporto delle Associazioni residenti (ANPI, ANED, ANEI, ANPC, ANPPIA, FIAP, IRSIFAR e Circolo G. Bosio) e delle Biblioteche di Roma, sono inseriti nel progetto coordinato di Roma Capitale “Memoria genera Futuro”.
L’iniziativa è a cura delle Associazioni residenti e della Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia. Con il coordinamento organizzativo di Roma Capitale Dipartimento Attività Culturali, Servizio Attività Spazi Culturali Dipartimentali, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Tante iniziative per non dimenticare un evento drammatico
In apertura delle iniziative, stamani, all’incontro di Lia Levi con gli studenti per dialogare sui temi del suo ultimo libro “Questa sera è già domani” seguiranno, nel pomeriggio, letture di approfondimento su alcune tematiche care a Primo Levi, in occasione del centenario della sua nascita.
Nella giornata di martedì 22 gennaio, dopo l’incontro in mattinata con Lia Tagliacozzo “Le date della memoria”, un’iniziativa a cura di Biblioteche di Roma per le scuole superiori, nel pomeriggio si terrà la presentazione del libro di Costantino Di Sante “Criminali del campo di concentramento di Bolzano”, sui delitti compiuti dai nazisti durante la gestione di quel luogo di detenzione. Al laboratorio per le scuole sul tema Gli ebrei italiani dalle leggi antiebraiche alle deportazioni seguirà, nel pomeriggio del 23 gennaio, la proiezione della parte di docufilm “Diaspora, ogni fine è un inizio”, di Marina Piperno e Luigi Faccini. Che narra il viaggio in Israele sulle tracce di famiglie ebree in fuga dalle leggi razziali.
Sono passati 74 anni dalla liberazione di Auschwitz
Giovedì 24 gennaio un laboratorio seguirà le sorti di grandi musicisti jazz che cercarono di salvare quel genere musicale dalla censura fascista e nazista. Molti dei quali furono deportati e uccisi nei campi di sterminio. Nel pomeriggio, l’incontro “Donne nei lager” si soffermerà sulle violenze di ogni tipo cui furono sottoposte le donne deportate. Con conseguenti gravi patologie fisiche e psichiche per quante riuscirono a tornare.
Nella mattina del 25 gennaio si svolgerà lo spettacolo “La favola di Natale”. Un’amara e sottile satira storico-politica di Giovannino Guareschi. Mentre, nel pomeriggio, sarà affrontato il drammatico tema “Il male inascoltabile? Parlare di Shoah con i bambini”.
Nella giornata di domenica 27 gennaio “Immagini, voci, musica per la memoria” comprenderà letture di brani degli ultimi testimoni sopravvissuti allo sterminio tratte da “Buono sogno sia lo mio. La storia di Lello Di Segni” di Edoardo Gaj e da “La Shoah in me. Memorie di un combattente nel ghetto di Varsavia” di Simcha Rotem. Ancora letture nel pomeriggio con “Costruire la memoria” e concerto dei giovani di Santa Cecilia “Ensamble del Conservatorio di Santa Cecilia diretto da Roberto Galletto”.
(LaPresse)