ROMA – Una finta associazione, ramificata in tutta Italia e con base ai Castelli Romani, è stata scoperta dai finanzieri del Comando provinciale di Roma e dai poliziotti della questura capitolina. Che hanno denunciato tre persone all’autorità giudiziaria di Velletri per i reati di utilizzo di segni distintivi contraffatti. Nonché di raccolta, detenzione e vendita di uniformi militari senza la licenza, in violazione del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Il ‘corpo’ – che agiva sotto le mentite spoglie di un’associazione senza scopo di lucro con finalità di assistenza a malati, feriti e persone bisognose – vantava infatti una struttura gerarchica di tipo militare. Con tanto di ‘Comando Generale’, utilizzo di uniformi, fregi, distintivi e tessere di riconoscimento. Nonché ‘reclutamento’ di appassionati del mondo militare, i quali pagavano per l’iscrizione una quota annuale commisurata al grado da rivestire nell’associazione.
I vertici dell’organizzazione sono quindi indagati per l’uso di segni distintivi e uniformi simili ed in alcuni casi in uso alle forze armate dello Stato. Per anni hanno abusato della credulità della cittadinanza. E di alcune istituzioni ed enti locali presso i quali erano riusciti ad accreditarsi. Tanto da presenziare in forma ufficiale a manifestazione e cerimonie pubbliche.
(LaPresse)