Roma (LaPresse) – Nel corso di controlli amministrativi effettuati al Casilino, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Torpignattara e della Divisione Polizia Amministrativa, hanno posto sotto sequestro preventivo il locale denominato “Kukus Bar”. Il locale era regolarmente autorizzato solo per la somministrazione di alimenti e bevande. Era divenuto però una vera e propria discoteca abusiva, con tanto di dj, addetti alle public relations ed alla selezione all’ingresso. Lì venivano organizzate feste fino a tarda mattinata divenendo così ’incubo dei residenti.
Gli avventori infatti si intrattenevano fuori dal locale dando luogo a episodi di malcostume. Oltre che, in alcuni casi, di vera e propria violazione di norme del codice penale. Mettendo a rischio la propria incolumità e la sicurezza pubblica. Fino a qualche giorno fa, quando gli investigatori entrati per dei controlli hanno accertato gravi irregolarità. Tra cui la mancanza dei relativi titoli autorizzativi denunciando in stato di libertà gli organizzatori.
Un anno stesso discorso per una discoteca abusiva al Testaccio
La polizia di Stato della capitale, insieme a personale ispettivo della Siae, nell’ambito del Protocollo d’intesa finalizzato al contrasto delle violazioni della legge che tutela il diritto d’autore negli esercizi pubblici che organizzano attività di diffusione musicale, di intrattenimento e di spettacoli, ha denunciato in stato di libertà il gestore di un noto ristorante in via di Monte Testaccio. Gli agenti della Divisione polizia amministrativa e sociale, diretta da Carlo Musti, nel corso del blitz avvenuto verso le ore 24 di sabato scorso, hanno accertato, all’interno del locale la presenza di centinaia di persone. Stavano ballando nonostante il locale non avesse ottenuto alcuna licenza per tenere trattenimenti danzanti.