ROMA – Forza Nuova ci riprova e fallisce ancora. Dopo aver cercato di boicottare la visita di Mimmo Lucano alla Sapienza di Roma, il movimento di ultra-destra tenta di organizzare nel quartiere di San Lorenzo un sit-in non autorizzato in via dei Lucani. Dove a ottobre del 2018 la 16enne Desirèe Mariottini fu uccisa in uno stabile abbandonato da un gruppo di immigrati.
Il leader dei militanti, Roberto Fiore, è stato fermato dalla polizia in via Genova mentre cercava di raggiungere la dimostrazione di via dei Lucani, poco distante. “San Lorenzo blindata alla ricerca di un pericolosissimo mazzo di fiori”, commenta piccato. Sostenendo che antifascisti e polizia si siano “schierati per impedire il ricordo” della ragazza. In un post su Facebook il capo politico scrive che è meglio tacere “per la vergogna” che come italiano prova per Desirée. “Per i suoi sogni infranti e la sua bellezza svaniti quella sera”.
Per gli attivisti di ‘Libera Repubblica di San Lorenzo’, gruppo che riunisce diversi centri sociali, il gesto di FN è stato una “provocazione”. E la polemica diventa subito scontro ideologico: “Ancora una volta, i fascisti a San Lorenzo non entrano. Difendiamo il quartiere!”, tuonano.
Fiore, intanto, scomoda anche il ricordo di Pamela Mastropietro, 18enne romana uccisa lo scorso anno a Macerata e fatta a pezzi, su confessione, dal pusher nigeriano Innocent Oseghale: “Verrà un giorno in cui i sacrifici di Pamela e Desirée saranno ricordati come l’inizio della fine di chi odia l’Italia e ha permesso che ciò accadesse. Osando anche schierarsi, più o meno esplicitamente, dalla parte dei carnefici”.
Maria Elena Ribezzo (LaPresse)