ROMA – Tanti fiori, bigliettini, fotografie, cuori di carta e uno striscione con su scritto ‘Gaia e Camilla sempre con noi’. A due giorni dall’incidente che ha stroncato la vita delle due sedicenni, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, a Corso Francia non si ferma la processione di persone che portano pensieri e preghiere per le due vittime. I compagni di scuola delle due studentesse del liceo De Sanctis sono lì in tanti. Si abbracciano, piangono, si stringono in un dolore enorme, mentre le famiglie delle due ragazze, distrutte, con i cuori in pezzi, chiedono giustizia.
Intanto vanno avanti le indagini e dalle analisi effettuate su Pietro Genovese emerge che il 20enne alla guida dell’auto che ha travolto le due adolescenti, poco prima dello schianto aveva bevuto. Il test alcolemico ha riportato un valore dell’1.4. Tre volte superiore a quello consentito per mettersi alla guida (0.5), e ancora di più per un neo patentato. Come nel suo caso, perché il codice della strada non consente assunzione di alcol per chi guida da meno di tre anni. Il giovane sarebbe positivo anche ai test sull’assunzione di droga i cui risultati definitivi non sono ancora a disposizione degli inquirenti.
Continua l’indagine delle forze dell’ordine
La polizia locale, che indaga per omicidio stradale coordinata dalla procura, ha raccolto testimonianze. E analizza le immagini delle telecamere di sorveglianza di zona per capire l’esatta dinamica dello scontro. Da una prima ricostruzione le due ragazze avrebbero attraversato la strada, a scorrimento veloce, in un punto, vicino alla rampa che scende verso Ponte Milvio, dove non sono presenti le strisce pedonali. Era notte fonda, pioveva e l’auto di Genovese, che probabilmente andava a velocità sostenuta, le ha travolte, sbalzandole a diversi metri di distanza.
Il 20enne, figlio del regista Paolo Genovese, subito dopo l’impatto ha provato a soccorrere le vittime, ma per loro non c’è stato nulla da fare. Mentre il giovane, sotto shock, è stato portato in ospedale per accertamenti e analisi.
Alessandra Lemme (LaPresse)