MILANO – “I bilanci si possono fare quando finisce un progetto e il mio è ancora lungo. Se penso alla stagione scorsa è positivo, mentre questa finora non è buona. Ma non saranno alcuni risultati a cambiare il mio modo di pensare e a farmi passare l’entusiasmo di lavorare nella Roma”. Così il ds giallorosso Monchi in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’.
Il ds Monchi resterà alla Roma
Allora non va via a fine stagione? “Ogni giorno sento che mi dimetto o che mi mandano via. No, l’ho già detto, resto alla Roma. Il mio obiettivo è arrivare al successo in modo graduale, ma continuo. Vorrei che si raccontasse meglio e a 360° che cos’è questo club, e penso che questo non venga fatto. Al di là di qualche risultato o di un acquisto giusto o sbagliato, per me la nostra è una società modello e mi dispiace che a volte rimanga in secondo piano rispetto ai giudizi su Monchi o Di Francesco. La Roma è di più di quello che si legge o si sente”.
Completa fiducia a Di Francesco
Rispondendo a una domanda sull’allenatore, Eusebio Di Francesco, il dirigente della Roma ha risposto: “Se ho faticato a difenderlo? Non è stato difficile perché c’era fiducia al 100% nella mia idea di tenerlo. E tutti l’hanno condivisa. Quando siamo andati a Boston da Pallotta, di Eusebio abbiamo parlato 15-20 secondi. La mia fiducia in lui era grande quando l’ho preso, oggi che ci lavoro insieme è ancora più forte”.
Zaniolo, il futuro della Roma
Poi parole al miele per Nicolò Zaniolo. Monchi ha sottolineato: “No, non me l’aspettavo. Il merito di questa crescita è suo e dell’allenatore, che è stato bravo a crederci. L’Inter non voleva inserirlo nella trattativa per Nainggolan, Ausilio aveva alzato un muro, però volevano Radja e alla fine hanno ceduto. Zaniolo sta stupendo tutti ma con Nicolò dobbiamo essere più tranquilli, per il suo bene. Ha solo 19 anni”. Il baby centrocampista resterà a Roma a lungo? “La nostra idea è costruire una grande squadra, per questo dico che Zaniolo è il futuro della Roma non sarà venduto. Avrà un percorso lungo e importante in questa società”.
(Lapresse)